Danza Contemporanea e Danza Sportiva: Cos’è, la Fids e le 54 Categorie, i Benefici, Quale scegliere

La danza contemporanea a confronto con la sportiva rappresentano due diversi modi di intendere la danza. Se da una parte abbiamo l’importanza della tecnica e dei valori della disciplina, dall’altra abbiamo la strumentalizzazione della competizione. Scopri di più su questa differenza, le regole e la FIDS, guarda i video e decidi qual’è la danza che fa per te!

Sommario:

  1. La storia della Danza Contemporanea
  2. Danza Sportiva, Cos’è e Origini
  3. Fids ed Enti Promozionali
  4. La danza Contemporanea e Sportiva per Bambini
  5. Quale scegliere? Occhio a non cadere nella trappola dello sport
  6. Dove studiare Danza Contemporanea? Lo stile contemporaneo
  7. Danza Contemporanea e Sportiva: i Video
  8. Quali tipi di danza ci sono?

La storia della Danza Contemporanea

Danza Contemporanea (photo credit: Unsplash*)

Qual’è l’origine della danza contemporanea? Cosa si studia?

La danza contemporanea nasce in Europa e negli Stati Uniti alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La danza contemporanea è riconosciuta come la danza rivoluzionaria dai canoni classici (e moderni), creando nuove espressioni corporee basate su un nuovo movimento energico e fluido. Il principio che si impone è il superamento dei generi dalle forme e pose di danza convenzionali a beneficio di una forma artistica espressamente scenica ed introspettiva.

Anche il ruolo del ballerino è diverso. Il danzatore contemporaneo è il coreografo di se stesso, a cui è lasciata la piena libertà creativa e stilistica. L’improvvisazione infatti diventa il fulcro della danza contemporanea, sviluppata durante le lezioni fino a creare un’intera performance. La tecnica dell’improvvisazione non è innata per tutti, per qualcuno è una forma d’espressione semplice, perché se si ha tanto da raccontare ogni pensiero che arriva alla mente si trasforma in movimento. Per altri invece è più difficile, poiché se abituati alla forma del movimento (come imposta dal balletto classico) e non all’essenza dello stesso, è complicato lasciare andare la testa per dare spazio alla creatività senza sentirsi sbagliati o giudicati.

Però non temere, c’è solo bisogno di un allenamento costante! Se è la prima volta che ti affacci alla danza contemporanea –> clicca qui, potrai ricevere consigli dai nostri insegnanti esperti.

Un metodo molto attuale di danza contemporanea è il Contact, tecnica che mette in relazione l’uso totale del perso del corpo relazionato al tempo, allo spazio e agli altri ballerini. Ma non solo, anche in relazione al pavimento, come nel metodo del Floorwork. Entrambe le due tecniche sono in continua evoluzione, e soprattutto sono in connessione costante l’una con l’altra.

Danza Sportiva, Cos’è e Origini

Danza Sportiva (photo credit: Unsplash*)

Cos’è la danza sportiva?

In poche parole possiamo dire che la danza sportiva rappresenta la trasformazione della danza, riferita come disciplina artistica e accademica (come ad esempio la danza contemporanea, classica e moderna) in disciplina sportiva, composta da regole al fine di partecipare a gare agonistiche e competizioni. La danza sportiva è utilizzata anche come forma di educazione fisica.

Con il termine danza sportiva si fa riferimento ad un complesso di discipline (ovvero di diversi tipi di danza) oggetto di competizioni. Al contrario di quel che si è portati a supporre, la danza sportiva ha una lunga storia. Le sue origini affondano le radici nell’evoluzione delle danze di coppia (o balli da sala). Negli ultimi anni è considerata come una disciplina olimpionica che coinvolge sia generi individuali, di coppia o per gruppi.

Infatti se all’inizio la danza sportiva prese piede con il gareggio delle danze di coppia tra cui Standard, Latine, Jazz, Caraibiche, Argentine e Afrolatine a livello internazionale, nazionale e regionale, negli ultimi anni ha ampliato il campo dando spazio anche alle discipline artistiche. Questo trasformò però il concetto di danza non più come “danza = arte/teatro” ma come “danza = competizione“. Tra queste le danze Accademiche, Coreografiche, Street e Pop Dance, Etniche, Popolari e di Carattere.

La danza sportiva dal 1997 è uno degli sport dei World Games, i giochi mondiali riservati alle discipline riconosciute dal CIO e in attesa di inserimento nei giochi olimpici. Nel 2018 la danza è stata presente alle olimpiadi giovanili a Buenos Aires con i ragazzi della break dance.

Fids ed Enti Promozionali

Hai mai sentito parlare della FIDS? Oppure di Enti Promozionali? Ecco la spiegazione.

1 La FIDS, ovvero Federazione Italiana Danza Sportiva nacque dal 1996 quando decisero di sciogliersi tutte le federazioni nate prima, per fondersi in un unica federazione di danza sportiva riconosciuta dal CONI. Le discipline riconosciute nel panorama agonistico della danza sportiva dal CONI sono 54. Ecco un elenco delle categorie in gara a partire dalle danze di coppia:

  • Danze Standard: Valzer lento e viennese, Tango, Slow fox, Quick step;
  • Danze Latino Americane: Samba, Cha cha cha, Rumba, Paso Doble, Jive;
  • Danze Jazz: Rock’n roll, Rock acrobatico, Boogie woogie, Swing dance, Lindy hop, Mixing blues;
  • Danze Freestyle: Danze caraibiche, Salsa cubana, Salsa portoricana, Merengue, Mambo, Bachata, Rueda;
  • Danze Argentine: Vals, Milonga, Tango fantasia;
  • Ballo Liscio e Combinata Nazionale: Valzer, Mazurka, Polka, Valzer Lento, Tango, Foxtrot.

Lista delle danze artistiche riconosciute dal CONI nella FIDS:

  • Danze Accademiche: Contemporary modern, danza classica e moderna;
  • Danze Freestyle: Synchro dance, Choreographic dance, Show dance, Disco dance, Beach dance;
  • Danze E.PO.CA.: Tap dance, Danze orientali, Flamenco, Danze country e danze tradizionali varie;
  • Urban Dance: Street dance, Hip Hop, Break dance, Electric boogie.

Per far parte della Fids, sia gli atleti che i tecnici, i soci e gli ufficiali di gara devono pagare annualmente un tesserino.

2 Un ente di promozione sportiva invece è, un’associazione che ha come scopo statutario la promozione e l’organizzazione di attività fisico-sportive con finalità ludiche, ricreative e formative. In particolare gli enti promozionali si occupano dell’organizzazione di attività sportive a carattere amatoriale o talvolta di tipo agonistico, per l’avviamento alla pratica sportiva sia per i tecnici che per gli allievi, attraverso eventi di carattere regionale o nazionale.

A tali enti si affiliano solitamente le associazioni sportive dilettantistiche (A.S.D.) presenti su tutto il territorio nazionale nei vari sport. Le ASD per essere riconosciute dal CONI, devono rispettare determinati requisiti. Esistono diversi enti promozionali nel territorio che però non sono solo specializzati nella danza, ma in tutti gli sport (mettendo in mezzo al calderone anche la danza), proprio perché non c’è distinzione tra disciplina e sport.

La danza Contemporanea e Sportiva per Bambini, i Benefici

Benefici della Danza nei Bambini (photo credit: Unsplash*)

Quanto è importante la danza nei bambini e ragazzi? Tantissimo, ma vediamo il motivo di questa affermazione.

La danza come sottolineato più volte porta molteplici vantaggi nei giovani, questo perché messi davanti ad una disciplina imparano non solo la tecnica della danza, ma tutto ciò che lo caratterizza. Tra queste regole troviamo il rispetto altrui e verso gli altri, l’attitudine di stare attenti durante le lezioni e la forza di volontà. Potremmo infatti affermare che, la danza in generale comporta dei benefici in grado di soddisfare chiunque si affacci a questa disciplina:

  • Benefici a livello atletico, come ad esempio il miglioramento del tono muscolare, della mobilità articolare, della coordinazione e della postura;
  • Benefici a livello cognitivo, incrementando la concentrazione e sviluppando la memoria;
  • Benefici a livello psicologico, soprattutto grazie agli esercizi che stimolano l’emotività e puntano a far emergere le emozioni del ballerino in modo naturale e liberatorio;
  • Benefici a livello relazionale, potenzia l’autostima, calma da ansia e depressione e fortifica il rapporto con gli altri.

Quale scegliere? Occhio a non cadere nella trappola dello sport

Come approfondito nella differenza tra la danza contemporanea e danza sportiva, ciò che le caratterizza sono l’uso diverso della stessa disciplina. Se associamo infatti, la danza alla parola sport, non stiamo facendo la cosa giusta.

Se sei un insegnante di danza, quante volte hai sentito la frase: “A mia figlia piace tanto fare danza come sport, si diverte”, oppure quando ti chiedono: “Che sport insegni?”. La cosa che vorresti fare è sicuramente urlare, lo so, ma poi prendi fiato e con un sorriso smagliante rispondi “La danza non è uno sport, è una disciplina”. Il problema è che non si conosce la differenza.

Come visto prima, la danza porta molteplici vantaggi e benefici nel corpo di un danzatore, che sia bambino o adulto, oppure amatoriale o professionista. Perciò si, da alcuni punti di vista la danza può essere considerato come uno sport perché allena il corpo affinché sia funzionale al movimento, perché si sviluppano i caratteri relazionali, ci si sente parte di un gruppo. Ma la realtà è un altra.

La danza è una disciplina, ma soprattutto è maestra di vita perché oltre alla tecnica si insegna il valore della determinazione e del duro lavoro. Ballare è un’attività divertente è vero, per questo si può cadere nel tranello dello sport, ma richiede anche una buona dose di impegno, dedizione e di rispetto delle regole.

Il messaggio sbagliato, che fa passare la danza sportiva è che una competizione di danza può essere considerata come un campionato mondiale di calcio, e se c’è poca cultura sulla danza si arriva a credere questo.

Per i giovani che si affacciano alla formazione della danza, è importante dar loro occasione di sentire il palco e abituarsi ad un pubblico, ma senza strumentalizzarla. Non sono d’accordo quando si deve gareggiare per ricevere una coppa o una medaglia, in più a costi veramente esagerati per un ragazzo che deve fare esperienza! Ecco qui che ancora una volta la danza non è più valutata come arte, ma come momento di raccolta e di svago (e di entrata nelle tasche!).

Per sensibilizzare i giovani ad avvicinarsi alla danza, c’è bisogno di educarli alla disciplina, di formarli con la tecnica e fargli capire quanti valori potrebbero acquisire. Solo così i maestri di danza verranno riconosciuti come tali, senza doversi addossare colpe per una medaglia non presa. perché ricordiamoci che la danza non è come una partita di pallone, che c’è chi vince o chi perde.

Solo quando abbatteremo l’idea della danza come una cosa commerciale, solo così si potrà respirare nuovamente profumo d’arte.

Dove studiare Danza Contemporanea? Lo stile contemporaneo

Se sei interessato alla danza contemporanea oppure vuoi migliorare il tuo stile puoi farlo grazie ai nostri insegnanti qualificati di danza-contemporanea.it. Che aspetti? Contattaci per ricevere tutte le informazioni e tutte le novità sulle lezioni online, lezioni in presenza e sulle modalità di partecipazione (senza impegno!):

Numero di telefono (anche WA): 348 4266535 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00 ed il sabato 10:00 – 13:00;
Mail: info@danza-contemporanea.it.

Danza Contemporanea e Sportiva: i Video

Video di danza contemporanea, compagnia Nederlands Dans Theater
Video di danza contemporanea, compagnia di Akram Khan
Video di Jive sportivo, per la danza sportiva alle olimpiadi
Video di danza sportiva per conto della FIDS

Quali tipi di danza ci sono?

Ecco tutte le guide dedicate ai principali tipi di danza:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

Danza Contemporanea e Danza Medievale: la Carola, Differenza, Storia e Video, Dove Studiare

Scopri di più sulla danza contemporanea e le sua tecnica complessa e mutata nel tempo, e la danza medievale semplice e ritmica, eseguita in gruppo. Approfondisci sulla storia e i vari tipi di danze medioevali, guarda i video e scegli dove seguire un corso di danza contemporanea con insegnanti qualificati.

Sommario:

  1. Danza Contemporanea: Cos’è e la Storia
  2. Danza Medievale: Cos’è e le Origini
  3. La Carola, Il Saltarello e altri tipi di Danza Medioevale
  4. Abito Medievale VS Vestiti Contemporaneo
  5. Differenze della Danza Contemporanea e Medievale
  6. Dove studiare Danza Contemporanea?
  7. Video di Danza
  8. Quali tipi di danza ci sono?

Danza Contemporanea, Cos’è e la Storia

Danza Contemporanea (photo credit: Unsplash*)

La danza contemporanea (detta anche “contemporary dance“) è un genere di danza “da concerto” risalente al XX secolo.

Considerata sin dalla sua nascita come una nuova arte scenica, la danza contemporanea si come obiettivo principale il distanziamento dalla formalità e dalla rigidità, dalla schematicità e dalla canonicità classica. Infatti la danza contemporanea, abbraccia i concetti della fluidità e armonia del movimento, la tecnica dell’improvvisazione importante per garantire al corpo di ogni danzatore un esperienza magica all’interno del proprio corpo. La gravità è utilizzata a vantaggio del ballerino, con la quale “gioca” continuamente, talvolta cedendo ad essa (e quindi finendo con il corpo sul pavimento) e talvolta contrastandola (fino a rimbalzare in direzione del soffitto). Il metodo Floorwork e il contact improvisation, sono parte integrante della tecnica contemporanea, basando lo studio sul continuo mutamento del rapporto che il ballerino sviluppa con il suolo e talvolta con il partner, che cambia, si evolve e modifica il suo linguaggio in base al messaggio da comunicare. Inoltre, spesso un ballerino contemporaneo si trova sul punto di “perdere il proprio baricentro” per poi ritrovare l’equilibrio.

Un bravo danzatore contemporaneo è considerato colui che riesce a trasmettere le proprie emozioni utilizzando il movimento, lo sguardo e la sua anima catturando l’attenzione dello spettatore.

Danza Medievale, Cos’è e le Origini

Danza Medievale (photo credit: jongleurs.it*)

Il Medioevo (o Medio Evo) è una delle quattro età storiche (antica, medievale, moderna e contemporanea) in cui viene convenzionalmente suddivisa la storia dell’Europa nella storiografia moderna. Quest’età si divide ulteriormente in Alto e Basso Medioevo.

L’Alto Medioevo è, per convenzione, quella parte del Medioevo che va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente, avvenuta nel 476, all’anno 1000. Proprio in questo periodo ebbe origine la danza medievale in un epoca di cavalieri e dame, di Singolar Tenzone (duelli d’onore) e forte religiosità, di superstizioni e persecuzioni, dove la danza all’inizio non era vista con molto favore. La Chiesa infatti considerava la danza come un atto immorale, quasi peccaminoso. Il Medioevo dopo il declino della pantomima (uno spettacolo affidato all’azione mimica di un attore, accompagnato da musica, chiamata dai Greci “danza italica”), e sotto l’incalzare dei popoli barbarici che premono ai confini dell’Impero, introdussero danze ancestrali tra cui quella delle nozze e della fertilità, dei raccolti e durante i riti funebri. Nel 1348 con la comparsa della peste nera, introdussero danze tormentati quali la danza macabra, ballo di san vito e la tarantola. L’atteggiamento della Chiesa si fece ostile quando il ballo emigrò fuori dall’ambiente ecclesiastico, trasferendosi nelle piazze trasformandosi in luoghi di raccolta di festa e divertimento.

La figura del primo ballerino (solista e non in gruppo), nasce proprio nel medioevo ed era il giullare: i suoi movimenti leggeri, arricchiti da piroette e salti, erano molto plateali rispetto alla danza popolare e presto riscosse molto successo introducendo la sua danza nelle corti reali.

Verso la fine del XIV secolo il ruolo della danza, soprattutto nel ballo di corte quattrocentesco acquista un’accezione puramente ludica, portando con sé un cambiamento non solo nei danzatori, ma anche tra gli spettatori. Il ballo di corte basa la sua danza con due massimo tre persone, a differenza della danza popolare riconosciuta come un momento corale. Il contatto fisico invece, rispecchiando l’ideale di amor cortese, viene fortemente limitato con la sola unione delle mani.

La musica medievale era composta da inni, canti religiosi e gregoriani. l testo era composto da versi suddivisi in strofe, musicate con la stessa melodia.

La Carola, Il Saltarello e altri tipi di Danza Medioevale

La danza medievale o medioevale ha avuto continui cambiamenti e mutazione, una costante che fa parte di ogni tipo di danza, come dalla danza classica, alla neoclassica e alla contemporanea, conosciuta quest’ultima proprio per la sua continua evoluzione. Durante gli anni che percorsero il Medioevo nacquero diversi tipi di danza, nata tra le mura di un castello medievale oppure nei borghi e nelle piazze.

Tra gli stili della danza medioevale riconosciamo la Carola, il Saltarello, il Rondò, la Virelai e la Farandola. Vediamo nel dettaglio qualcuna di queste danze:

La Carola

La carola è una danza che si eseguiva in cerchio, tenendosi per mano intorno ad un menestrello, oppure talvolta ad un albero. Nella Francia aristocratica del XII e XIII secolo esisteva la Chanson à caroler, ovvero una canzone in lingua volgare, composta per essere sia cantata che danzata. Infatti una delle caratteristiche principali di questa danza è la ritmica, e durante la chanson à caroler quando il leader-solista (o menestrello) cantava le stanzas (dal latino stare e stantes avvero ‘stare fermi in piedi’) gli altri partecipanti si fermavano in ascolto, quando invece subentrava il ritornello tutti i partecipanti ricominciavano a cantare e a danzare in circolo.

La musica medievale che accompagnava i loro movimenti era ripetitiva e melodica, e anche i passi compiuti dai ballerini avevano queste caratteristiche, pochi semplici passi che si eseguivano sia in restando fermi che in movimento. La carola inoltre è una danza che venne citata sia nel canto del Paradiso della Divina Commedia di Dante, che nel Decamerone di Giovanni Boccaccio nel XIV sec dove “l’allegra brigata” di giovani scampati alla peste, si allieta suonando, ballando e cantando.

Curiosità: Se ti è mai capitato di fare un cruciverba e trovare questa descrizione: “Danza medievale in circolo” la risposta è Carola.

Il Saltarello

Il saltarello nasce come danza da corteggiamento. Questa danza può essere ballata sia in coppia donna-uomo che in gruppo, con la partecipazione di quattro persone, ovvero di due coppie. Il saltarello ebbe origine con un gruppo di donne che ballavano sole, ispirandosi a momenti di vita quotidiana come durante la raccolta del grano, la trebbiatura e la vendemmia, il tutto arricchito da movimenti sensuali. Una tradizione che si è persa negli anni, ma che si conserva ancora nelle feste tradizionali.

Come suggerisce il nome di questo ballo, si tratta di una danza saltata, vivace, ritmata e molto divertente. La difficoltà è nel danzare sincronizzati sia con gli altri ballerini che con l’accompagnamento musicale energico composto da un tamburello e l’organetto. I due ballerini danzano uno di fronte all’altro, guardandosi negli occhi ed alternando i vari movimenti come in una forma di corteggiamento. Al termine della danza i due danzatori, tenendosi per le braccia si muovono facendo passi laterali creando così una figura circolare.

La Farandola

La Farandola è la più antica delle danze medievali poiché legata ai riti agrari primitivi, considerata come la danza del labirinto.

La farandola ha un unico passo caratteristico, per lo più saltellato, e si esegue in fila. Infatti il capofila sceglie i cambi di direzione, divertendosi a creare intrecci fantasiosi, cambiando a turno la possibilità di essere il primo della fila e decidere le sorti del gruppo. Considerata come la danza del labirinto per i riti agrari, i danzatori riuscivano a creare figure originarie di quell’epoca, come la chiocciola e il serpente, oppure mantenevano l’idea di danza sacra muovendosi a cerchio (sempre in fila) come intorno al fuoco, elemento vitale del villaggio.

Questa danza simboleggia come l’umanità è in continuo smarrimento in un labirinto, e quello che può fare è solamente seguire il percorso tracciato per trovare una via d’uscita.

Abito Medievale VS Vestiti Contemporaneo

Una delle differenze più evidenti tra la danza contemporanea e la danza medievale è sicuramente la scelta dell’abito.

Vestiti Danza Contemporanea (photo credit: Unsplash*)

Parlando della danza contemporanea, durante le lezioni si può indossare semplicemente una tuta comoda, una maglia morbida e piedi scalzi (o se preferisci con i calzini). Per quanto riguarda spettacoli ed esibizioni invece, non si fa molto uso di vestiti “ingombranti” nel volume come negli abiti medievali, anzi totalmente il contrario. Si prediligono vestiti semplici che scendono morbidi lungo il corpo, gonne effetto “a ruota” oppure pantaloni non troppo stretti (anche se qualche volta si vedono usare i jeans, magari elasticizzati). I colori sono tendenti sulle gradazioni del marrone/beige, oppure il classico bianco o nero. Delle volte per mettere in luce le caratteristiche fisiche della danzatrice o del danzatore, si utilizzano gli accessori intimi color carne alla base, e abiti morbidi sopra o camicione grandi aperte, per un effetto “nude”.

Abito Medievale (photo credit: pilloledistoria.it*)

Nella danza medievale l’abbigliamento era strutturato a più strati, ovviamente non si faceva distinzione durante le prove oppure durante l’esibizione poiché gli abiti erano gli stessi, magari semplicemente arricchiti da accessori. Al di sotto le donne indossavano una lunga camicia coperta da una tunica ampia, al di sopra ancora un corpetto che doveva essere ben stretto al petto e in vita, con una gonna lunga a ricoprire dai fianchi in giù, molto ampie e ricamate. Le calze erano sorrette da giarrettiere e le scarpe erano di vario tipo, aperte o chiuse.

Gli uomini che non sono i cavalieri indossavano una camicia, una tunica chiusa sui lati e aperta in basso davanti e dietro, lunga fino a metà polpaccio e con le maniche strette ai polsi, ricadendo sopra le brache e le calze.

Curiosità: “la corazza medievale” che si trova sui cruciverba è: il corsaletto.

Differenze della Danza Contemporanea e Medievale

Rispetto ad altri stili messi a confronto con la danza contemporanea quello che emerge è che lo stile medievale risalendo ad una tecnica antica, rimane fine a se stessa e utilizzata ormai nelle feste tradizionali di quartiere ma non si studia nelle scuole.

La danza medievale infatti, rispetto alla danza contemporanea non è una disciplina codificata, ma un insieme di passi eseguiti in gruppo a tempo di musica, secondo principi prettamente religiosi mischiati al caos della vita comune e di piazza. Come è già stato approfondito qui, la differenza tra il termine danza e ballo prevale dall’attitudine alla regola, da una tecnica con un vocabolario e codice specifico.

Nonostante però, la danza medievale potrebbe essere classificata in una tecnica di ballo, poiché introdotta nelle feste o nei luoghi di di ritrovo di divertimento, alcuni elementi di questa danza persistono anche nella danza di oggi, e soprattutto nella danza contemporanea:

  • Durante la danza della farandola per esempio, tecnica della danza medievale, ciò che colpisce è il gioco che fanno i danzatori entrando e uscendo dalla fila, creando intrecci e poi sciogliendoli. Questa tecnica, che potremmo dire a questo punto “della farandola” è utilizzata spesso sia nelle lezioni di danza contemporanea che durante gli spettacoli. Ciò che colpisce infatti lo spettatore, è come i corpi dei danzatori compaiono e scompaiono, creando un disegno continuo.
  • Il principio fondamentale della danza contemporanea è quello di far emergere da ogni ballerino la propria essenza e immaginazione approfondita con la tecnica di improvvisazione e di composizione, perché è solo grazie alla scoperta del proprio “io” che ogni danzatore può sviluppare una propria sensibilità, acquisendo consapevolezza e completezza. (Anche se a livello tecnico non si finisce mai di imparare!) Così anche la figura del giullare, primo danzatore solista della danza medievale, lavora su questo concetto, sfoderando la sua naturalezza, sia nel movimento leggero che nella sua personalità estrosa.

Possiamo affermare quindi che in alcuni casi la danza contemporanea e la danza medioevale vivono fuse l’una nell’altra, rappresentando due tempi storici che si uniscono su un unica linea del tempo.

Dove studiare Danza Contemporanea?

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Video di Danza

Video di Danza Contemporanea
Video di Danza Contemporanea
Video di Danza Medievale
Video di Danza Medievale

Quali tipi di danza ci sono?

Ecco tutte le guide dedicate ai principali tipi di danza:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

Danza Contemporanea e Danza Neoclassica: Cos’è, Differenze e Origine, Compagnie e Video, Quale Scegliere

Le principali differenze tra la danza contemporanea e la danza neoclassica sono l’utilizzo della musica, lo studio del movimento e la canonicità della tecnica e della perfezione derivante dalla danza classica, contro l’espressione e ricerca interiore attraverso l’improvvisazione. Analizziamole nel dettaglio e capiamo come i due stili si siano evoluti nel corso del tempo.

 Sommario:

Danza Contemporanea e Danza Neoclassica: Le 3 Differenze principali

Danza Contemporanea VS Danza Neoclassica (photo credit: Unsplash*)

La danza contemporanea e la danza neoclassica hanno delle differenze? Sono la stessa cosa? Ecco la spiegazione completa su similitudini e divergenze tra i due tipi di danza.

Entrambe le due forme d’arte sono in continua evoluzione, e si avvalgono di concetti tecnici. Sia la danza contemporanea che la danza neoclassica derivano dalla danza classica, e quest’ultima ne è la principale derivatrice, mentre la danza contemporanea si è distaccata maggiormente creando così delle differenze di stile:

  1. Il ruolo della musica. Nella danza contemporanea il rapporto con la musica non è indispensabile, ossia il movimento è considerato come una forma indipendente d’arte e d’espressione, dov’è possibile danzare anche nel silenzio riuscendo a far trasparire le proprie emozioni al pubblico e rendendo unica l’esperienza del danzatore. Questo genere di approccio lo ritroviamo ad esempio nella tecnica di Merce Cunningham e John Cage. Dal punto di vista della musica, la danza neoclassica si distacca parzialmente dalla danza classica dove invece l’utilizzo della musica assume un ruolo fondamentale. Infatti con il coreografo Serge Lifar l’orchestra aveva il compito di fornire il ritmo alla danza per aiutare i danzatori, ma non componeva una musica. La prima musica neoclassica però la ritroviamo con il maestro Sergei Prokofiev dal titolo Sinfonia n 1 in re maggiore.
  2. L’equilibrio. Nella danza contemporanea l’equilibrio non è un concetto fondamentale, capita di sollevarsi in un relevé ma solamente come momento di passaggio tra un movimento ed un altro. Lo stile contemporaneo non proietta il corpo verso l’alto, bensì verso il basso, secondo le leggi della gravità e della tecnica floorwork. Nella danza neoclassica invece, non esiste concetto di gravità e per questo si tende a lavorare maggiormente con l’elevazione del suolo, perciò nella ricerca dell’equilibrio costante, in maniera estetica e non funzionale al movimento successivo, aiutati spesso dall’utilizzo delle scarpette da punta. Solamente nell’ultimo periodo lo stile neoclassico ha aggiunto momenti di squilibrio e rilascio del corpo, in linea con il pensiero della danza contemporanea.
  3. La coreografia. La danza contemporanea è andata oltre il concetto di coreografia. Durante le lezioni si studia la tecnica dell’improvvisazione e di composizione coreografia, che pone attenzione su ogni danzatore che in assoluta libertà (talvolta con dei task precisi) crea un movimento originale e tecnico, ma soprattutto autentico. Nonostante la danza neoclassica ha rivoluzionato e modificato passi e concetti della danza accademica classica, è molto legata alla coreografia. Le opere presentano una trama e una narrazione, il gruppo dei danzatori si muovono all’unisono creando un unico corpo invece di mostrare la propria unicità.

Danza contemporanea (contemporary dance): Cos’è e la Storia

Danza contemporanea (photo credit: Unsplash*)

La danza contemporanea (detta anche “contemporary dance“) è un genere di danza “da concerto” risalente al XX secolo, e rappresenta l’evoluzione della danza moderna (c.d. modern dance).

Considerata sin dalla sua nascita come una nuova arte scenica, la danza contemporanea si pone come obiettivo principale il distanziamento dalla formalità e dalla rigidità, dalla schematicità e dalla canonicità classica e anche moderna. Abbraccia pertanto i concetti di improvvisazione e studio di nuovi passi, destrutturandone i movimenti, ma garantendo al contempo fluidità e concatenazione. I principi fondamentali – che rappresentano anche elementi di differenziazione con la modern dance – riguardano l’utilizzo della gravità del corpo (ed il recupero/abbandono del peso), lo studio del rapporto movimento-suolo (c.d. floorwork) e l’integrazione di altre discipline complementari (es: yoga, pilates, arti marziali, capoeira e la meditazione). È proprio questa “apertura” mentale ed artistica, che rappresenta la vera essenza della danza contemporanea, espressa attraverso la comunicazione dei danzatori.

In conclusione potremmo affermare che un bravo danzatore contemporaneo deve essere sempre in grado di trasmettere le sue emozioni, catturando lo spettatore ed appagando sé stesso, la sua anima e anche gli altri.

Danza Neoclassica: Cos’è e le Origini

Danza Neoclassica (photo credit: Unsplash*)

La definizione di danza neoclassica (c.d neoclassical dance) si riferisce ad uno stile che deriva dal balletto classico, che ricordiamo è la madre di ogni forma successiva di danza. Ha origine alle soglie del Novecento (XX secolo) negli Stati Uniti d’America, anche grazie al coreografo americano di origine russa George Balanchine. In Francia, nello stesso periodo Serge Lifar, coreografo di origine ucraina ma attivo in Francia, svolse anche lui un’autonoma ricerca sulla danza neoclassica. Dopo aver lavorato e danzato per anni accanto a Sergej Djagilev nei Ballets Russes, decisero entrambi di “modernizzare” la canonicità della danza classica.

Al contrario delle nuove forme di danza che si svilupparono dopo la danza classica, lo stile neoclassico si avvale del tradizionale bagaglio tecnico del linguaggio coreografico accademico come ad esempio le prese, il bilanciamento e il controllo rigido del corpo ma tentando di raggiungere una maggiore libertà nel movimento. Grazie ai maestri Balanchine, Serge Lifar e Nijinska vennero introdotti nuovi passi e nuove figure, facendo uso sia delle posizioni en dehors (ovvero più classiche) che di quelle parallele (sviluppatesi maggiormente nella danza contemporanea). Le braccia si muovono più fluidamente rispetto alle pose rigide imposte dalla danza classica.

L’arte della danza neoclassica però, non si distacca del tutto dalla danza classica poiché continua ad avvalersi delle scarpe da punta (come nella foto), ovvero di scarpe particolari con la punta rinforzata, permettendo alle danzatrici di elevarsi dal suolo. Nelle nuove forme di danza novecentesche invece, vennero del tutto abolite cercando di rappresentare attraverso il movimento stesso, l’elevazione ricercata con l’ausilio della scarpette da punta.

Dove studiare Danza Contemporanea? Lo stile contemporaneo

Se sei interessato alla danza contemporanea oppure vuoi migliorare il tuo stile puoi farlo grazie ai nostri insegnanti qualificati di danza-contemporanea.it. Che aspetti? Contattaci per ricevere tutte le informazioni e tutte le novità sulle lezioni online, lezioni in presenza e sulle modalità di partecipazione (senza impegno!):

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Quale scegliere: danza contemporanea o neoclassica?

Quale danza scegliere? (photo credit: Unsplash*)

E ora arriviamo alla domanda più cruciale di tutte: quale scegliere? Qual é meglio?

Scegliere tra danza neoclassica e contemporanea è molto complicato, ma con una piccola guida sarà più facile scegliere lo stile adatto a te.

–> Se è la prima volta che ti affacci al mondo della danza puoi richiedere una consulenza gratuita cliccando qui.

La scelta da fare, tra la danza contemporanea e la danza neoclassica dipende come in tutte le cose soprattutto dal grado di partenza e di conseguenza dagli obiettivi artistici e singolari che si vogliono raggiungere. Potremmo affermare infatti che, la danza in generale comporta dei vantaggi e benefici in grado di soddisfare chiunque si affacci a questa disciplina:

  • Benefici a livello atletico, come ad esempio il miglioramento del tono muscolare, della mobilità articolare, della coordinazione e della postura;
  • Benefici a livello cognitivo, incrementando la concentrazione e sviluppando la memoria;
  • Benefici a livello psicologico, soprattutto grazie agli esercizi che stimolano l’emotività e puntano a far emergere le emozioni del ballerino in modo naturale e liberatorio;
  • Benefici a livello relazionale, potenzia l’autostima, calma da ansia e depressione e fortifica il rapporto con gli altri.

Grazie alla danza, come abbiamo visto nell’articolo Differenza tra Danza e Ballo, si acquisisce la rigorosità della disciplina, ma soprattutto nella danza contemporanea si arriva a maturare un’importante consapevolezza del proprio “io” che si trasforma in emozione vibrante arrivando agli occhi del pubblico. Infatti, si insegna il rispetto per il proprio corpo e quello degli altri, tanto da imparare a seguire non solo un ritmo musicale, ma anche un ritmo canoro dettato dai danzatori stessi.

La danza contemporanea infatti, basa la propria danza oltre l’esecuzione tecnica, tanto che durante le lezioni si compie un viaggio introspettivo, alla ricerca di un movimento energico, dinamico e sincero. Per arrivare a raggiungere l’obiettivo di libertà dal movimento tecnico e rigido (imposto dallo stile classico/neoclassico), c’è bisogno di un lavoro costante, e grazie alle lezioni di danza contemporanea dedicate, tramite anche workshop, è possibile intravedere anche in un anno di lavoro un cambiamento. Ovvio che, per raggiungere quest’obiettivo c’è bisogno di studiare, ma soprattutto di mettersi in gioco, capire che la danza non è solo movimento, anzi, il movimento è solo il mezzo di comunicazione della nostra anima che viaggia e si libera..

La danza neoclassica invece, nonostante come abbiamo già affermato ha cercato di divincolarsi da determinati atteggiamenti ereditati dalla danza classica, mantiene la sua tecnica e la sua disciplina rigida. Non che questo sia un male, ma come spiegato, tutto dipende dall’obbiettivo che si vuole raggiungere. Infatti la danza neoclassica e contemporanea, possono lavorare “a braccetto”, poiché studiando da una parte la tecnica e dall’altra la destrutturazione della stessa, il danzatore si sentirà completo e versatile.

(photo credit: Pexels*)

Elenco di vantaggi e svantaggi

Danza contemporanea:

  1. Favorisce la creatività e le capacità espressive
  2. Danza di qualità introspettiva e di movimento;
  3. Lavoro tecnico, ma con nuove forme di espressione corporea;
  4. Il gesto quotidiano diventa “nuovo” movimento;
  5. Il coreografo effettua una ricerca interiore e la condivide con i propri allievi, con lo corpo di comunicare un determinato messaggio espressivo al pubblico;
  6. Consapevolezza del proprio corpo, degli altri e dello spazio;
  7. I ballerini sono i protagonisti della loro danza, soprattutto nelle fasi di improvvisazione e ricerca personale;
  8. Movimenti ampi e fluidi;
  9. Acrobazie presenti nella tecnica floorwork;
  10. Canoni fisici classici abbattuti;
  11. Si danza con il corpo e con la mente.

Danza neoclassica:

  1. Introduzione di nuovi passi e figure, legati alla danza classica;
  2. Libertà di movimento nella parte superiore del corpo (braccia, testa, busto);
  3. Danza di quantità e forme “statiche”;
  4. Lavoro più tecnico e impostato, poco spazio all’espressione interiore e alla creatività;
  5. Distacco dalla musica classica;
  6. Non traspare l’unicità del danzatore, ma tutti i danzatori sono parte di un unico disegno;
  7. Mentalità del fisico accademica; 
  8. Utilizzo delle scarpette da punta;
  9. Enfasi sul rispetto delle linee geometriche e della simmetria del corpo;
  10. Si danza maggiormente con il corpo, per raggiungere la perfezione e non l’autenticità

Le principali Compagnie di Danza Contemporanea

Ecco una lista di alcune delle più conosciute compagnie di danza contemporanea in Europa e in Italia:

  • Hofesh Shecther Company a Londra, con la direzione di Hofesh Shechter;
  • Batsheva Dance Company a Tel Aviv, con la direzione di Batsheva de Rothschild;
  • Nederland Dans Theater (NDT) a Lucent Danstheater a L’Aia, con la direzione di Paul Lightfoot;
  • Kibbutz Contempoorary Dance Company in Israele, con la direzione di Rami Be’er;
  • Vertigo Dance Company in israele, con la direzione di Noa Werthelm;
  • Momix, con la direzione dello statunitense Moses Pendleton;
  • Akram Khan Company a Londra, con la direzione di Akram Khan;
  • Jacob Jonas the Company a Los Angeles, con la direzione di Jacob Jonas;
  • EgribiancoDanza a Torino, con la direzione di Susanna Egri e Raphael Bianco;
  • Associazione Sosta Palmizi a Cortona, con la direzione di Michele Abbondanza, Francesca Bertolli, Roberto Cocconi e Roberto Castello;
  • Opus Ballet a Firenze, con la direzione di Rosanna Brocanello;
  • Spellbound Contemporary Ballet a Roma, con la direzione di Mauro Astolfi;
  • Mandala Dance Company a Ladispoli, con la direzione di Paola Sorressa;
  • Zappalà Danza a Catania, con la direzione di Roberto Zappalà.

Le Compagnie di Danza Neoclassica

Alcune delle compagnie più note della danza neoclassica che si trovano in Italia, sono considerate il caposaldo della tecnica classica ma studiano anche il repertorio neoclassico. A Chicago invece, troviamo la sede principale dello stile neoclassico sviluppato dal maestro George Balanchine. Ecco la lista:

  • Il Ballet Chicago Studio Company di Chicago, principali eredi del Metodo Balanchine, con la direzione di Daniel Duell;
  • Il teatro alla Scala di Milano, con la direzione di Makhar Vaziev;
  • Il teatro San Carlo di Napoli, con la direzione di Alessandra Panzavolta;
  • Il teatro Massimo di Palermo, con la direzione di Luciano Cannito;
  • Il teatro dell’Opera di Roma, con la direzione di Micha van Hoecke.

Danza Contemporanea e Neoclassica: i Video

Ecco una lista di video di coreografie ed esibizioni della danza contemporanea e danza neoclassica. Riesci a vedere le differenze tra i due stili?

Hofesh Shechter Company – Compagnia di danza contemporanea (Londra)
Akram Khan Company – Compagnia di danza contemporanea (Londra)
Batsheva Dance Company – Compagnia di danza contemporanea (Tel Aviv)
Mandala Dance Company, compagnia di danza contemporanea (Ladispoli)
EgriBiancoDanza, compagnia di danza contemporanea (Torino)
Chiacago Studio Company, compagnia di danza neoclassica (Chicago)
La scala di Milano – Compagnia di danza neoclassica (Milano)

Quali tipi di danza ci sono?

Ecco tutte le guide dedicate ai principali tipi di danza:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

 

Passi Base della Danza Contemporanea: Quali sono e Come si fanno? Video Tutorial (Utilizzo del respiro e Isolamento del corpo)

Vuoi provare le posizioni e i passi base della Danza Contemporanea? Ecco come si fanno! Trovi la spiegazione dettagliata e i Video Tutorial per il giusto Utilizzo del Respiro e l’Isolamento del Corpo. Le lezioni sono completamente gratuite, con i consigli dei maestri qualificati di danza-contemporanea.it.

Sommario:

Utilizzo del respiro: Video Tutorial

Saper utilizzare il respiro in modo corretto è uno dei primi concetti che devi imparare per padroneggiare la tecnica contemporanea. Guarda il tutorial per capire come fare:

Utilizzo della respirazione – Base della danza contemporanea. Maestra Michela De Stefano

Introduzione alla Respirazione: Apparato Respiratorio

Per comprendere a pieno la corretta esecuzione della respirazione, è opportuno fare un piccolo passo indietro e spiegare in maniera anatomica il funzionamento del nostro corpo. Partiamo appunto dalla struttura dell’apparato respiratorio presente nelle piante, negli animali e ovviamente negli esseri umani.

Apparato Respiratorio (photo credit: skuola.net*)

Vediamo nel dettaglio la struttura dell’apparato respiratorio, importante per la vita di ogni essere vivente che sia animale o vegetale, ma soprattutto per ogni essere umano. Ecco gli organi che compongono il sistema respiratorio che ci mantiene in vita:

  • Il naso esterno, punto iniziale del movimento circolare respiratorio;
  • La faringe, organo presente e attivo anche per l’apparato digerente;
  • La laringe che permette il passaggio dell’aria fungendo da intermediario tra la faringe e la trachea;
  • La trachea, trasferisce l’aria ai polmoni;
  • I bronchi e bronchioli che in completa continuità con la trachea, permettono all’aria inspirata di arrivare ad entrambi i polmoni dopo essere passata per la faringe, la laringe e la trachea stessa;
  • I polmoni, l’organo essenziale per la respirazione.

La funzione dellapparato respiratorio è quella di permettere l’ematosi, ovvero il fondamentale processo che consente di rifornire a tutti gli organi e i tessuti dell’organismo l’ossigeno mediante l’ossigenazione del sangue.

Fase di Inspirazione ed Espirazione (photocredi: topquadrifoglio,it*)

Dal punto di vista fisiologico, l’atto respiratorio si divide in due fasi: inspirazione ed espirazione.

  • La fase di inspirazione, o inalazione dell’aria, fa parte del ciclo respiratorio e rappresenta un processo vitale per la vita di un organismo. L’inspirazione consente all’ossigeno di entrare e arrivare ai polmoni. L’entrata dell’aria è automatica e non ha bisogno di controllo o sforzo cosciente, nonostante questa fase implichi l’uso della muscolatura interna involontaria, tra cui il diaframma, i muscoli intercostali esterni e scaleni, il muscolo sternocleidomastoideo e il muscolo trapezio. Tuttavia, la respirazione può essere controllata o interrotta consapevolmente entro certi limiti. Per esempio nella danza contemporanea molti esercizi richiedono la trattenuta dell’ispirazione prima dell’espirazione.
  • La fase dell’espirazione è la successiva all’inspirazione, durante la quale l’aria contenuta all’interno dei polmoni fuoriesce dagli stessi.

Dopo la fuoriuscita dell’aria i muscoli respiratori si “rilassano” (in particolare il diaframma). I vasi sanguigni polmonari si svuotano, poi nella parte media dove le costole si contraggono, la gabbia toracica si rimpicciolisce, ed infine nella parte alta le spalle si abbassano e tornano in sede.

La respirazione applicata alla danza, come si fa?

Adesso che abbiamo chiarito com’è diviso l’apparato respiratorio in maniera anatomica, e abbiamo visto le due fasi principali della respirazione (inspirazione ed espirazione), andiamo a spiegare nel dettaglio come si fa ad applicarla alla danza contemporanea.

Come si fa?

Perché la respirazione è importante nella danza contemporanea, oltre che a mantenere vivo un corpo? Di seguito la spiegazione.

Iniziamo parlando di Martha Graham, fonte d’ispirazione per l’introduzione della respirazione nella danza, nonché la prima in assoluto. Questo concetto, fondamentale per la vita, viene inserito nel movimento di Martha Graham e rielaborato come contraction and release con lo scopo di rendere ogni movimento fluido ed energico. 

L’azione di contraction e poi di release rappresentano rispettivamente, la prima come fase di espirazione, la seconda invece quella di inspirazione.

Martha Graham, pioniera della danza contemporanea ha dato vita all’azione fisiologica della respirazione non solo attraverso il movimento anatomico interno e circolatorio del fluire e defluire dell’aria, ma con tutto l’insieme del corpo. Creando così, un movimento armonico e “danzante”.

Fase di Contraction ideata da Martha Graham. (photo credit: humankinetics.com*)

Durante l’espirazione (contraction), la colonna vertebrale spingendo indietro coinvolge i muscoli dorsali e addominali, questi si contraggono a loro volta e la spina dorsale assume una curva concava allungandosi dal coccige alla nuca. Il bacino, in flessione in avanti assume la posizione di retroversione mentre le braccia conseguenti alle spalle in avanti completano l’arco.

Durante l’inspirazione (release), avviene il movimento dell’espirazione in reverse, il corpo quindi ritorna allo stato naturale. Il bacino, con l’aiuto della parete addominale, spingendo verso avanti avviene uno srotolamento della colonna vertebrale con un ultima la testa. Le braccia e le spalle riedono lungo i fianchi.

Come l’apparato respiratorio esegue un movimento circolatorio, con il corpo è possibile dar vita a questo, Martha Graham è stata la prima di una lunga serie. Da qui infatti, nascono molti esercizi che utilizzano la respirazione come punto d’inizio, procedendo poi in una continua ricerca ed esplorazione della circolarità del movimento, rendendo appunto il tutto più scorrevole e continuo.

Si pensi al movimento involontario che fanno i polmoni, come si può tramutare in movimento, in danza? E’ possibile, se vuoi scoprire come si fa contatta i nostri insegnanti, che sapranno darti una guida più dettagliata.

Approfondimento, sai come respirare bene?

Prova a mettere una mano sulla pancia e ad eseguire una respirazione involontaria, come spiegato in precedenza. Se durante l’inspirazione non senti che la pancia si gonfia, probabilmente hai una respirazione alterata. Non è una cosa preoccupante, ma stai svolgendo una respirazione dal torace, ovvero un azione non riconosciuta fisiologica.

Normalmente l’inspirazione inizia dal diaframma, “gonfiando” leggermente la pancia, mentre l’espirazione avviene passivamente ritornando allo stato di base. Se l’atto espiratorio è forzato, poiché magari richiesto durante un movimento specifico (es. durante il contraction di Martha Graham), in questo caso interverrebbe il muscolo traverso dell’addome.

La causa di una non corretta respirazione è legata soprattutto allo stile di vita di tutti i giorni, composto sicuramente da stress e ansie di ogni genere, e questo porta il nostro organismo a respirare prevalentemente con il torace non buttando l’aria fuori, quasi mai.

È proprio per questo che è importante prendersi del tempo per sé stessi, cercando di scaricare l’accumulo di stress che si forma nella testa (e nei polmoni!).

Guida pratica per una corretta respirazione

Vuoi ricominciare a respirare bene? Inizia concentrando la tua mente con pensieri positivi e poi prova a fare questo piccolo esercizio:

  1. Sdraiati supino, con le gambe piegate oppure distese, mantenendo il più possibile le gambe in posizione parallela e rilassati;
  2. Poi respirando in maniera naturale posiziona le mani sulla pancia, cercando di inspirare con il naso e gonfiando solamente la pancia, lasciando fermo quindi il torace; di seguito espira con la bocca aperta, sgonfiando così la pancia (come un palloncino);
  3. Se noti che la tua inspirazione non utilizza la pancia, stai facendo una respirazione prettamente diaframmatica, perciò prova a mettere una mano sul torace e una sulla pancia. L’utilizzo delle due mani serve per prendere coscienza del tuo movimento e capire realmente se stai lavorando con la pancia o se stai facendo intervenire le coste durante la respirazione.

Attenzione: L’aria deve uscire dalla bocca (espirazione) in maniera naturale, come se fosse un sospiro di sollievo. Non forzare la respirazione perché potresti andare incontro a iperventilazione ed avvertire giramenti di testa!

Questo piccolo esercizio è il primo passo verso il tuo benessere fisico e psicofisico.

Isolamento del Corpo: Video Tutorial

Isolamento del corpo – Base della danza contemporanea. Maestra Michela De Stefano

Isolamento dei movimenti del corpo: di cosa si tratta?

Quando parliamo di isolamento del corpo, ci stiamo riferendo ad un tassello essenziale nello studio della danza contemporanea.

Se hai letto l’articolo sulle differenze della danza contemporanea con la danza moderna –> clicca qui per leggerlo <– avrai notato come in entrambe le discipline, l’isolamento dei movimenti del corpo ha la sua parte fondamentale, seppur studiata in maniera differente. Infatti nel caso della danza contemporanea, il frazionamento del corpo viene eseguito con fluidità , facendo scorrere ogni movimento l’uno dentro l’altro, senza percepire pause o fatica. Nella danza moderna si usa più frequentemente isolare i movimenti in maniera più scattosa e meccanica.

La tecnica dell’isolamento del corpo viene utilizzata durante le lezioni, sia in fase di riscaldamento, per ascoltare attentamente e risvegliare ogni parte del corpo, sia nelle fasi di esplorazione e di improvvisazione. Per eseguire questo esercizio si può utilizzare il pavimento, c.d. floor oppure in piedi.

Facendo una ricerca si può notare che non c’è un vero e proprio fondatore dell’isolamento del corpo come movimento, poiché ricordiamo che sì la danza contemporanea ha avuto dei pionieri che hanno introdotto questa disciplina contrapponendosi al balletto classico, ma allo stesso tempo è un continuo attingere da diversi stili di danza come il breakdance, l’hip hop, la moderna e la classica, e non solo danza come nello yoga, arti marziali ecc.

Alcune teorie presuppongono che sia stato il grande maestro e coreografo George Balanchine ad introdurre questo movimento, e come la danza contemporanea ricerca continuamente l’essenzialità del movimento, anche il maestro ha saputo come valorizzare ogni parte del corpo, capiamo il perchè.

Il metodo Balanchine e la valorizzazione del corpo

George Balanchine (photo credit: dancehallnews.it*)

George Balanchine, è stato un coreografo e danzatore russo di etnia georgiana, poi statunitense. Viene riconosciuto fra i più grandi del ventesimo secolo ed uno dei fondatori della tecnica del balletto classico negli Stati Uniti. Da qui il metodo Balanchine utilizzato non per formare giovani allievi ma per perfezionare danzatori professionisti o di livello avanzato. La sua tecnica veniva studiata all’interno della sua compagnia fondata insieme a Lincoln Kirstein. La sua produzione è immensa e conta più di 425 lavori per il balletto, il musical, il cinema e persino il circo.

Il suo lavoro è la fusione tra il balletto classico e la danza moderno, nonché chiamata neoclassica.

Il balletto neoclassico nasce alle soglie del Novecento negli Stati Uniti d’America, proprio grazie al maestro George Balanchine. Il suo intento era quello di portare avanti una continua esplorazione dello stile classico, sviluppando una tecnica che fosse in perfetta armonia con la danza accademica, unendo altri concetti indispensabili per un danzatore. Tra questi ampliare i confini di un movimento canonico e preimpostato, come la valorizzazione di ogni parte del corpo o la rilevanza della dinamica sulla staticità delle pose. Il maestro Balanchine ricordava di frequente ai suoi ballerini di non recitare ma di ascoltare il ritmo musicale e interno, eseguendo i passi e diventando così un unico movimento assieme alla musica. Da qui il concetto di danza pura, in linea con il pensiero dell’essenzialità e semplicità della danza contemporanea.

“La danza non è che il corpo al suo massimo.”

Da questa citazione del maestro Balanchine, possiamo notare l’affinità con il pensiero della danza contemporanea e soprattutto con il concetto di valorizzazione di ogni parte del corpo. Ecco perché si collega all’isolamento del movimento, poiché ciò che sosteneva il coreografo Balanchine è che il corpo doveva muoversi continuamente cercando di valorizzarne ogni parte, anche quella che si dà per scontato, purché il corpo arrivi sempre al massimo del movimento e dell’espressione.

Ad esempio un gomito, i polsi, oppure le dita della mano articolando ogni movimento. La vivacità dello sguardo e la morbidezza del collo e della testa, una particolare attenzione ad ogni movenza del piede, specie nei movimenti di partenza e di arrivo, ma soprattutto in quelli di passaggio, spesso trascurati. Grazie a questa tecnica dell’isolamento, si prende più consapevolezza del valore che ha il nostro corpo, in ogni singolo segmento, unendo la respirazione poi, si è in grado di arrivare alla massima espansione del movimento.

Vuoi provarci anche tu? Ecco cosa devi fare

Se sei interessato alla danza contemporanea e vuoi migliorare il tuo stile scoprendo tutte le posizioni base fino ad arrivare a passi più difficili, puoi farlo grazie ai nostri insegnanti qualificati di danza-contemporanea.it. Che aspetti? Contattaci per ricevere tutte le informazioni e tutte le novità sulle lezioni online, lezioni in presenza e sulle modalità di partecipazione (senza impegno!):

Numero di telefono (anche WA): 348 4266535 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00 ed il sabato 10:00 – 13:00;
Mail: info@danza-contemporanea.it.

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione

I Passi della Danza Contemporanea: Lista di Posizioni e Movimenti, 3 Livelli, i Nomi ed Esercizi utili

Qui potrai trovare una lista di posizioni e passi comuni alla danza contemporanea, più precisamente della tecnica Release, Floorwork e Contact improvisation, partendo dai Passi base, a quelli Intermedi fino ad arrivare agli Avanzati. Scopri anche tu il glossario dello stile contemporaneo!

Sommario:

I Passi Base della Danza Contemporanea

Posizioni base della Danza Contemporanea

Come in ogni cosa, che sia in un rapporto relazionale o nella costruzione di un palazzo, anche nella danza contemporanea si inizia sempre dalle basi per permettere al corpo di strutturarsi e formarsi in maniera corretta.

Ecco una lista di Passi base che potrai fare con l’aiuto dei tutorial, che i nostri insegnanti ti forniranno:

Livello Intermedio della Danza Contemporanea, tecnica Floorwork

Danza Contemporanea – Passi della Tecnica Floorwork

Come avrai già letto nella storia della danza contemporanea, questa è in continua trasformazione e così anche i passi che la caratterizzano, quindi salendo di grado e livello di corso, un passo base può diventare più difficile evolvendosi gradualmente.

La tecnica del Floorwork è una disciplina molto difficile soprattutto da fare da soli, ma con l’aiuto di una guida specializzata e professionale sarai in grado di muoverti evitando di farti male, poiché la gravità ruota intorno alla danza contemporanea, come la terra ruota intorno al sole! Così dopo aver praticato le prime posizioni base della danza contemporanea, possiamo concentrarci sui passi intermedi che determinano lo stile contemporaneo e il floorwork:

  • Utilizzo delle mani e dei piedi al pavimento, fondamentale per esplorare la tecnica del floorwork;
  • Ascolto del corpo con il pavimento e con il muro, due superfici compatte sulla quale provare esercizi con il continuo flusso della gravità, tramite perdita e ripresa dell’equilibrio (quindi prima si deve avere una forte consapevolezza del corpo);
  • Evoluzione della Posizione a T, ovvero la C-Star/J e la posizione dell’alga;
  • Studio del movimento oscillatorio detto swing, tramite cloche;
  • Evoluzione della C-star in posizione fetale e scarabeo dormiente;
  • Rotolate al pavimento, partendo con le mani al petto e poi con le mani in alto;
  • Rotolate combinate quali la posizione del plank più il rotolo e partendo da in piedi fino a rotolare al suolo;
  • Sviluppo di un corpo fluido tramite l’esercizio di “T-relax” e con le rotolate da mani o piedi;
  • Evoluzione combinata, rotolata + alga + posizione fetale e swing + rotolata + T-relax;
  • Scivolata semplice, partendo dalla sensazione al muro per osservare come il corpo cambia continuamente;
  • Scivolata dall’alto verso il suolo;
  • Gancio sciarpa, prima con lo studio del peso e poi con scivolata;
  • Evoluzione della scivolata, gancio sciarpa + scivolata + giro sulle ginocchia e poi gancio sciarpa + salto mano;
  • Siren, mezza e intera;
  • Spirale del corpo, attraverso twist e torsioni.

I passi avanzati, Contact improvisation

Danza Contemporanea – Passi della tecnica Contact Improvisation

Un’altra faccia della danza contemporanea è il contact improvisation. All’inizio può risultare una tecnica complicata per coloro che si affacciano per la prima volta alla danza, ma con pratica e dedizione e soprattutto con insegnanti qualificati –> affidati al team esperto di Danza-contemporanea.it <– diventerà un “gioco da ragazzi”.

Il contact nasce dal bisogno di entrare in contatto non solo più con il suolo (come la tecnica Floorwork), ma anche con altri corpi, permettendo così di abbattere le barriere mentali dell’imbarazzo e affidarsi con il tempo al proprio corpo (e non solo). Possiamo dire che grazie alla tecnica del contact si ottengono risultati sorprendenti, soprattutto dopo aver acquisito confidenza con l’altro e con sé stessi.

Ecco la lista di passi avanzati, che poi approfondiremo negli articoli e tutorial dedicati:

  • Le leve sono lo scoglio maggiore da superare poiché richiedono un corpo robusto (che si ottiene con l’allenamento mirato), per riuscire a sorreggere sì il peso d’altri, ma soprattutto per completare passi più avanzati che utilizzano le leve per eseguire movimenti più “acrobatici”;
  • Posizione della spalla, uno dei punti principali di appoggio per la formazione di leve;
  • Sviluppo dalla posizione fetale, alla posizione corretta della spalla per arrivare con il bacino verso l’alto (leva su spalla);
  • Capovolta in avanti e indietro;
  • Rondone, mezzo e completo;
  • Sospensioni sulle mani con verticale di peso, o piedi rannicchiati;
  • Sospensioni sulle spalle al pavimento;
  • Sospensioni sui piedi con esercizi verso l’alto.

Vuoi scoprire qual è il tuo livello?

Vuoi imparare a danzare? Vuoi migliorare il tuo stile? Scopri di che livello sei e gli insegnanti di Danza-contemporanea.it ti aiuteranno nella scelta del corso più adatto a te. Inizia subito! –> completa il test e ti invieremo una proposta personalizzata che fa al caso tuo.

Tecnica di improvvisazione

Danza Contemporanea- Passi di Improvvisazione e Sperimentazione

L’improvvisazione per la danza contemporanea rappresenta un tassello fondamentale della tecnica poiché grazie alla sperimentazione di nuovi passi, si dà spazio alle emozioni dei danzatori, alle sensazioni e al proprio estro. Attraverso laboratori dedicati oppure all’interno delle singole lezioni, la fase di improvvisazione è sempre presente dando agli allievi dei “task” che equivalgono a degli imput per stimolare la fantasia, collegare l’ascolto al movimento e gestire il cambio repentino da un task all’altro, cimentandosi ogni volta in qualcosa di diverso. I concetti da seguire, sono prescelti dall’insegnante, ma delle volte sono gli stessi danzatori che conducono “il gioco”, e sono gli unici protagonisti della storia che in piena libertà d’espressione trasformano la propria anima in movimento.

Una guida pratica e veloce per trovare riferimenti ed ispirazione, ecco degli esempi:

  • Riferimenti alla musica, come cambi di tempo, velocità e genere musicale (rock, classica, punk ecc);
  • Animali, divertiti a riprodurre i vari tipi di animali tra cui mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci;
  • Riferimenti alla natura come piante, i fiori, le rocce e il sole;
  • I quattro elementi come fuoco, aria, terra e acqua;
  • Movimenti discontinui e non, spezzati e circolari;
  • Tutto ciò che ti piace si può trasformare in movimento, serve solo la fantasia!

Esercizi utili ed efficaci per affrontare la giornata

Esercizi utili da fare per iniziare al meglio la giornata

Come sappiamo, respirare è alla base di tutte le funzioni dell’organismo, ma quando danziamo o siamo sotto stress ce ne dimentichiamo. Proprio per questo uno degli esercizi che consiglio di fare ogni mattina è:

  1. Fare 5 respiri profondi, si può fare sia da sdraiati sia da seduti con le gambe incrociate;
  2. Mentre inspiri ed espiri pensa a trasferire l’ossigeno in tutte le parti del corpo;
  3. Se sei sdraiato mettiti seduto a gambe incrociate, apri le braccia verso l’esterno portandole verso l’alto;
  4. Ora immagina di dover prendere qualcosa in alto per 6 secondi, le dita aiutano molto quest’azione (quindi non lasciarle chiuse);
  5. Infine, lascia cadere le braccia verso il basso;
  6. Ripeti questo allungamento per 5 volte;
  7. Sorridi.

Esercizio semplice, ma efficace. Cosa hai riscaldato? Per prima cosa (e direi la più importante) ti sei dedicato un po’ di tempo per te, per annullare i pensieri. Poi hai attivato la respirazione mettendo così in funzione tutto l’organismo per poi allungare la schiena, che in genere è la parte più sofferente.

Ora sei pronto per vivere la tua giornata scarico di tensioni!

Vuoi altri consigli su come sentirti meglio? –> Clicca qui , i nostri insegnanti migliori ti indicheranno cosa è meglio per te!

Nomi dei passi di Danza Contemporanea

Quali sono i nomi dei passi della danza contemporanea? Sciogliamo un grosso nodo dal pettine: nella danza contemporanea non esistono nomi precisi associati ai passi.

Mi spiego meglio… Quando parliamo di danza contemporanea, parliamo di un insieme di metodologie (o tecniche) di studio non codificate, e la bellezza di questa disciplina è proprio nel poter aggiungere e trovare, attraverso la consapevolezza del proprio io, nuovi canali di espressione e movimento, tra cui anche nuovi passi. È proprio questa “apertura” mentale ed artistica, che rappresenta la vera essenza della danza contemporanea, espressa attraverso la comunicazione dei danzatori.

Perciò associare un nome specifico ad un passo, in un’arte in continua evoluzione, è come voler mettere un freno a questa macchina di creazione e movimento che corre veloce. Nel dettaglio, sapendo che la danza contemporanea è composta da diverse tecniche e metodologie –> per approfondimenti clicca qui <– è impossibile mettere un etichetta con un nome, sapendo che un altro danzatore può modificarlo e trasformarlo, dando una nuova versione del passo.

Ciò che possiamo distinguere con un nome, non è il semplice passo, ma il concetto fondamentale. Infatti, se pensiamo alle tecniche di danza contemporanea più “antiche”, riferendoci al tempo di creazione, poiché sono tutt’ora utilizzate nel mondo, come la tecnica Graham, Limòn e Cunningham pensiamo alla loro associazione con la spiralizzazione (Martha Graham), alla caduta e il recupero del peso (Limòn), al concetto di astrazione (Cunningham), e così via.

Danza Contemporanea e Danza Classica: Cos’è, la Differenza e le Posizioni, Storia e Video, Quale Scegliere

Le principali differenze tra la danza contemporanea e la danza classica sono l’utilizzo della musica, lo studio del movimento e la canonicità della tecnica contro l’espressione attraverso l’improvvisazione. Analizziamole nel dettaglio e capiamo come i due stili si siano evoluti nel corso del tempo.

 Sommario:

Danza Contemporanea e Danza Classica: Cosa cambia? Le 3 Differenze principali

Danza Contemporanea VS Danza Classica (photo credit: pexels-yogendra-singh e pexels-pixabay*)

La danza contemporanea e la danza classica hanno delle differenze? Sono la stessa cosa? Ecco la spiegazione completa su similitudini e divergenze tra i due tipi di danza.

Genericamente parlando, sia la danza contemporanea che la danza classica sono due forme d’arte in continua evoluzione, nonostante lo stile del balletto classico nasca per primo (storicamente diffuso ca. dal 1661). Ci sono differenze visibili fondamentali tra i due generi, rimaste immutate nel corso del tempo. Ecco le principali tre:

  1. Il ruolo della musica. Nella danza contemporanea il rapporto con la musica non è indispensabile, ossia il movimento è considerato come una forma indipendente d’arte e d’espressione, dov’è possibile danzare anche nel silenzio riuscendo a far trasparire le proprie emozioni al pubblico e rendendo unica l’esperienza del danzatore. Questo genere di approccio lo ritroviamo ad esempio nella tecnica di Merce Cunningham e John Cage. Nella danza classica invece, l’utilizzo della musica assume all’inizio un ruolo secondario, tanto che i primi compositori crearono liriche non particolarmente articolate, addirittura che non rispettavano il balletto on stage. Successivamente però, con la figura del grande maestro e compositore Tchaikovsky (metà anni ‘800) la musica divenne l’elemento fondamentale della scena, utilizzata per mettere in risalto non solo il virtuosismo tecnico del balletto, ma il dramma ed il pathos. Tutti gli altri musicisti classici presero spunto proprio da Tchaikovsky.
  2. La gravità. Nella danza contemporanea la gravità è un elemento indispensabile, tanto che la maggior parte delle creazioni di questo genere ruotano proprio intorno a questo concetto. I danzatori sono in continua ricerca dell’equilibrio e della perdita di esso, “giocando” a mantenere e poi cedere a questa forza. Il metodo Floorwork ed il Contact Improvisation, sono parte integrante della tecnica contemporanea, basando lo studio sul continuo mutamento del rapporto che il ballerino ha con il suolo e talvolta con il partner, che cambia, si evolve e modifica il suo linguaggio in base al messaggio da comunicare allo spettatore. Inoltre, spesso un ballerino/a contemporaneo si trova sul punto di “perdere il proprio baricentro” per poi ritrovare l’equilibrio, altro momento in cui emerge l’indagine tra corpo e gravità (per approfondire leggi l’articolo su Martha Graham). Al contrario, sebbene il corpo di un ballerino/a classico così come il corpo di ogni individuo/animale/oggetto sulla Terra sia sottoposto alla forza di gravità, la tecnica classica non ha dedicato uno specifica ricerca artistica in questo campo, poiché la danza classica si focalizza sul continuo mantenimento dell’equilibrio atto a sostenere le varie posizioni.
  3. L’improvvisazione e la sperimentazione. Partendo dalla danza contemporanea è giusto ricordare come l’improvvisazione sia parte centrale del metodo stesso, ispirando numerosi laboratori sperimentali e coreografici che puntano ad arricchire il corpo e l’anima di un danzatore. Infatti, l’improvvisazione viene concepita non solto come il modo di creare dal nulla un movimento nuovo, bensì come una liberazione del proprio corpo dai movimenti abituali. Proprio per questo motivo nella danza classica questo metodo di studio non è utilizzato, poiché la tecnica accademica prevede soltanto l’apprendimento delle posizioni codificate, poi “unite tra loro” per dare vita ad un balletto.

Danza contemporanea (contemporary dance): Cos’è e la Storia

Danza contemporanea (photo credit: pexels-yogendra-singh*)

La danza contemporanea (detta anche “contemporary dance“) è un genere di danza “da concerto” risalente al XX secolo, e rappresenta l’evoluzione della danza moderna (c.d. modern dance).

Considerata sin dalla sua nascita come una nuova arte scenica, la danza contemporanea si pone come obiettivo principale il distanziamento dalla formalità e dalla rigidità, dalla schematicità e dalla canonicità classica e anche moderna. Abbraccia pertanto i concetti di improvvisazione e studio di nuovi passi, destrutturandone i movimenti, ma garantendo al contempo fluidità e concatenazione. I principi fondamentali – che rappresentano anche elementi di differenziazione con la modern dance – riguardano l’utilizzo della gravità del corpo (ed il recupero/abbandono del peso), lo studio del rapporto movimento-suolo (c.d. floorwork) e l’integrazione di altre discipline complementari (es: yoga, pilates, arti marziali, capoeira e la meditazione). È proprio questa “apertura” mentale ed artistica, che rappresenta la vera essenza della danza contemporanea, espressa attraverso la comunicazione dei danzatori.

In conclusione potremmo affermare che un bravo danzatore contemporaneo deve essere sempre in grado di trasmettere le sue emozioni, catturando lo spettatore ed appagando sé stesso, la sua anima e anche gli altri.

Danza classica (classic dance): Cos’è e la Storia

Danza moderna (photo credit: pexels-pixabay*)

La danza classica (appunto classic dance) si impone intorno al 1661 Parigi con la fondazione dell’Académie Royale de Danse di Luigi XIV di Francia, soprannominato “Re Sole”. È qui che ha origine la danza classica accademica, l’intramontabile stile arrivato “integro” fino ai giorni nostri, grazie al contributo dei Grandi maestri, tra cui il noto coreografo dalle doti innaturali: Pierre Beauchamp.

Nella danza classica sono presenti quindi passi e posizioni precise e codificate. Pierre Beauchamp riprese le cinque posizioni classiche fondamentali già stabilite in precedenza dai maestri di ballo del ‘400 e del ‘500, imponendo però la regola di assumerle rigorosamente ad inizio e fine frase di ogni movimento. Beauchamp, così facendo, codificò in maniera dettagliata l’esecuzione dei principali passi della danza classica definendone anche la terminologia che ogni ballerino/ballerina deve conoscere. Ed è proprio per questi motivi storici che ancora oggi, i nomi dei passi della danza classica accademica sono in lingua originale francese.

All’inizio tutti i danzatori alla corte del Re Sole erano uomini, fino a quando nel 1681 salì sul palco la prima donna, ossia M.lle de La Fontaine che si esibì nel balletto Le Triomphe de l’amour, coreografato proprio da Pierre Beauchamp (può essere considerata la prima “ballerina della danza classica”). Durante il periodo dell’ Illuminismo (1715–1789), il famoso movimento politico, sociale, culturale e filosofico che si sviluppò in Europa (soprattutto in Francia), vi fu chi si risentì di un tale decadimento anche nei confronti dell’arte che auspicò ad una riforma restauratrice affinché la danza ritrovasse forme espressive più genuine e consone alla sua nobile origine, quindi “tagliando di scena” il genere femminile.

Tuttavia, nel corso XVIII secolo vennero introdotti notevoli cambiamenti, a partire dai costumi dei danzatori e delle ballerine con maschere e ruoli stravaganti, parrucche colorate e tacchi. Le ballerine indossavano gonne larghe e lunghe, strette nei loro corpetti. L’ 800 segnò poi il cambiamento di un paradigma, poiché la danza femminile prevalse su quella maschile, con le gambe iniziarono a divenire visibili. Poco dopo la metà del secolo (ca. 1860) venne introdotto un gonnellino più corto, il tutù/body e le scarpette da punta. Inoltre i coreografi applicarono più estensivamente un concetto già introdotto a partire dal ca. 1828: quello delle “prese” da parte dei partner, coronando storie romantiche e d’amore nonché l’utilizzo di numerosi salti.

In conclusione, nonostante la danza classica accademica ebbe concreta diffusione dal 1661, con il passare degli anni nacquero diversi metodi, sempre più articolati e volti all’aggiunta/rivisitazione di alcuni passi, ma che facevano sempre riferimento allo stesso codice d’origine, mai snaturato. Tra questi meritano sicuramente di essere citati il metodo russo Vaganova, il metodo inglese RAD, il metodo italiano Cecchetti, il metodo danese Burnonville ed il metodo americano Balanchine. Questi metodi prevalgono tutt’ora nelle scuole/academia in base alla collocazione geografica (ad es: i danzatori russi saranno probabilmente più influenzati dal metodo Vaganova rispetto a quelli americani) e al background artistico del maestro.

En dehors e En dedans: le Posizioni base della Danza Classica e della Danza Contemporanea

Posizione En dehors e En dedans (photo credit: WikiHow*)

L’en dehors e l’en dedans sono, rispettivamente ed in termini anatomici, la rotazione dell’anca verso l’esterno (en dehors) e la rotazione dell’anca verso l’interno (en dedans).

Più precisamente, la tecnica di en dehors riguarda la rotazione verso l’esterno dell’anca di circa 90° rispetto al piano longitudinale del corpo. È pertanto una la rotazione del femore “verso fuori”, con il supporto dei muscoli che formano la cintura addominale ed i glutei, i quali contraendosi riescono a mantenere la colonna vertebrale in posizione eretta. La tecnica di en dedans invece, è esattamente il contrario dell’en dehors, quindi una rotazione verso l’interno ossia una chiusura dell’anca di circa 90° rispetto all’apertura in en dehors e quindi parallelo al piano longitudinale.

Da precisare che entrambe le posizioni sono presenti sia nella danza contemporanea che nella danza classica, in modo esattamente identico, ma come analizzato anche in seguito, quello che cambia è il loro utilizzo nella composizione coreografica (in estrema sintesi: la danza contemporanea utilizza maggiormente l’en dedans).

La posizione corretta di en dehors/en dedans si ottiene nella maggior parte dei casi dopo anni di studio e pratica ed è comunque legata anche alla conformazione fisica di ogni danzatore (per questo motivo, alcuni ballerini hanno una “naturale predisposizione” a questa tecnica). Gli esercizi di supporto (o correttivi) per aiutare e rafforzare l’esecuzione di questo movimenti, variano a seconda della tecnica:

  • Per l’en dehors è essenziale lavorare il gruppo dei rotatori esterni (o laterali) dell’anca che comprendono sei muscoli, quali il piriforme, il gemello superiore, l’otturatore interno, il gemello inferiore, l’otturatore esterno e il quadrato del femore. Ad esempio è possibile allenare l’en dehors eseguendo dei piccoli movimenti di apertura dell’anca verso fuori, e poi dentro (in en dedans) per sollecitare la riuscita dell’esercizio. Inoltre è importante sottolineare come i piedi abbiano un ruolo fondamentale, poiché nonostante la rotazione deve essere generata dall’alto (e non dai basso), questi devono comunque mantenere in equilibrio tutto l’asse del corpo.
  • Per l’en dedans invece il controllo del corpo è “minore” poiché rappresenta la rotazione verso l’interno, e più precisamente il momento di ritorno da fuori a dentro in asse con i piedi che guardano verso avanti (come in foto).

Infine, con il termine en dehors/en dedans vengono definiti anche i movimenti circolari della gamba e del corpo in una direzione interna o esterna, sia per la tecnica contemporanea che classica. Ad esempio nell’esercizio di rond de jambe parterre si parla di rond en dehors (ovvero che la gamba parte da una posizione anteriore per finire in una posizione posteriore) e rond en dedans (la gamba parte da una posizione posteriore per poi finire in una posizione anteriore). Un altro esempio è quello delle piroette, dove il giro può essere en dehors (ossia verso fuori dalla parte della gamba sollevata in un passè) oppure en dedans (verso dentro dalla parte della gamba portante).

Approfondimenti sull’En dehors e En dedans: applicazioni nella Danza contemporanea e Danza Classica

Sebbene en dehors ed en dedans siano eseguiti allo stesso modo sia nella danza contemporanea che in quella classica, è importante ricordare che nella danza contemporanea è maggiormente usata la posizione en dedans, mentre nella danza classica la posizione en dehors.

Questo avviene perché la tecnica contemporanea si basa su movimenti più fluidi e “comodi” (es: durante un passo di floorwork al pavimento non si pensa all’en dehors della gamba) nonostante durante le lezioni si studino entrambe le posizioni. Invece nella tecnica classica viene preferito l’en dehors poiché numerosi passi sono stati codificati a partire da questo particolare concetto, e la maggior parte del tempo viene studiato durante gli esercizi alla sbarra.

Elenco delle posizioni base dei piedi e delle braccia: Danza Contemporanea e Danza Classica

Posizioni delle braccia e dei piedi (photo credit: Pinterest e it.nextews.com*)

Ecco l’elenco delle posizioni base dei piedi della danza contemporanea e classica (sono utilizzate in entrambi i casi):

  1. Posizione parallela per la danza contemporanea, o sesta posizione per la danza classica. Per approfondire clicca qui;
  2. Prima posizione, i piedi sono ruotati in en dehors allineati fra loro con le punte rivolte verso l’esterno, con le gambe tese e i talloni uniti;
  3. Seconda posizione, come nella prima posizione le punta dei piedi sono ruotate lateralmente in en dehors, ma in questa posizione sono distanziati fra loro da uno spazio equivalente alla lunghezza di un piede. Nella danza contemporanea esiste la seconda posizione parallela che equivale alla prima ma distanziando i piedi in en dedans;
  4. Terza posizione, i piedi mantengono la rotazione delle posizioni precedenti, e si posizionano in modo da far toccare i talloni fra di loro, uno di fronte all’altro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede che sta davanti;
  5. Quarta posizione, è un approfondimento dell’incrocio fra le gambe della terza posizione, infatti i piedi si posizionano uno di fronte all’altro, con il tallone del piede avanti in linea con la punta di quello dietro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede avanti. Questa posizione è utilizzata molto spesso sia nella danza classica che contemporanea, e ancor di più anche in en dedans;
  6. Quinta posizione, come la quarta posizione, ma tenendo i piedi uniti cioè senza distanza tra loro. In questa posizione serve molto controllo sia dell’en dehors che dell’appoggio dei piedi.

Elenco delle posizioni della braccia comuni della danza contemporanea e classica:

  1. Prima posizione, le braccia assumono una forma circolare e vengono tenute davanti al corpo, con le mani a poca distanza una dall’altra, all’altezza delle ultime costole;
  2. Seconda posizione, le braccia sono allungate verso l’esterno mantenendo l’altezza della prima posizione. A differenza di quanto si crede, le braccia non vanno né alzate né aperte eccessivamente. Infatti il gomito va leggermente “arrotondato” e tenuto più basso delle spalle, come a creare una linea discendente spalla-gomito-polso. Inoltre le braccia non devono essere allineate lateralmente al corpo, ma tenute leggermente più avanti per mantenere un maggiore controllo dell’assetto del busto e delle braccia stesse (NOTA: la posizione più complicata da mantenere);
  3. Terza posizione, un braccio è in prima posizione, l’altro invece è in seconda posizione;
  4. Quarta posizione, un braccio è “arrotondato” sopra la testa in quinta posizione, mentre l’altro braccio è allungato verso uno dei due lati del corpo in seconda posizione oppure in alcuni casi avanti in prima posizione;
  5. Quinta posizione, entrambe le braccia sono arrotondate ma allungate verso l’alto.

Dove studiare Danza Contemporanea? Lo stile contemporaneo

Se sei interessato alla danza contemporanea oppure vuoi migliorare il tuo stile puoi farlo grazie ai nostri insegnanti qualificati di danza-contemporanea.it. Che aspetti? Contattaci per ricevere tutte le informazioni e tutte le novità sulle lezioni online, lezioni in presenza e sulle modalità di partecipazione (senza impegno!):

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Quale scegliere: danza contemporanea o classica?

E ora arriviamo alla domanda più cruciale di tutte: quale scegliere? Qual é meglio?

Scegliere tra danza classica e contemporanea è molto complicato, perché in questo caso parliamo di due tecniche molto differenti tra loro.

–> Se è la prima volta che ti affacci al mondo della danza puoi richiedere una consulenza gratuita cliccando qui.

La scelta da fare, tra la danza contemporanea e la danza classica dipende soprattutto dagli obiettivi artistici ed singolari che si vogliono raggiungere, dal grado di partenza e dalla voglia di mettersi in gioco. Potremmo affermare infatti che, la danza in generale comporta dei vantaggi e benefici in grado di soddisfare chiunque si affacci a questa disciplina:

  • Benefici a livello atletico, come ad esempio il miglioramento del tono muscolare, della mobilità articolare, della coordinazione e della postura;
  • Benefici a livello cognitivo, incrementando la concentrazione e sviluppando la memoria;
  • Benefici a livello psicologico, soprattutto grazie agli esercizi che stimolano l’emotività e puntano a far emergere le emozioni del ballerino in modo naturale e liberatorio;
  • Benefici a livello relazionale, potenzia l’autostima, calma da ansia e depressione e fortifica il rapporto con gli altri.

Soffermandoci sulla danza contemporanea però, la componente che prevale maggiormente sia a lezione che durante le performance, è la ricerca introspettiva che prevale sulla ricerca del movimento canonico e perfetto (favorita invece nella danza classica). Infatti, sia attraverso le normali lezioni programmate durante l’anno, che con workshop specifici, i ballerini (di tutte le età e livelli) vengono educati alla sensibilità nonché alla capacità di riconoscere i propri sentimenti, desideri e pulsioni.

Un danzatore contemporaneo, è allenato ogni giorno ad intraprendere un viaggio interiore che lo porterà a saper distinguere cosa “è costruito” e cosa “non”, capire in quale misura far trasparire la propria interiorità, cosa omettere e cosa invece amplificare. Durante le lezioni/workshop infatti, il ballerino è chiamato ad interpretare tematiche specifiche indicate e mostrate dall’insegnante, per poi renderle proprie. Solo così sarà pronto di salire sul palco per impressionare il pubblico, e potrà ritenersi soddisfatto quando riuscirà a trasmettere le proprie emozioni allo spettatore.

Quindi possiamo aggiungere che sì, la danza classica aiuta a formare il corpo del danzatore, però in maniera rigida e lineare, mentre la danza contemporanea aiuta a destrutturare queste linee dando vita ad un corpo energico, morbido e consapevole.

Infine, possiamo affermare che la danza contemporanea sia fra tutti lo stile che più aiuti a svincolarsi dalle proprie catene interiori, facendo maturare un’importante consapevolezza del proprio “io” che si trasforma in emozione vibrante che arriva agli occhi del pubblico.

(photo credit: Pexels*)

Elenco di vantaggi e svantaggi

Danza contemporanea:

  1. Favorisce la creatività e le capacità espressive
  2. Danza di qualità introspettiva e di movimento;
  3. Lavoro tecnico, ma con nuove forme di espressione corporea;
  4. Il gesto quotidiano diventa “nuovo” movimento;
  5. Il coreografo effettua una ricerca interiore e la condivide con i propri allievi, con lo corpo di comunicare un determinato messaggio espressivo al pubblico;
  6. Consapevolezza del proprio corpo, degli altri e dello spazio;
  7. I ballerini sono i protagonisti della loro danza, soprattutto nelle fasi di improvvisazione e ricerca personale;
  8. Movimenti ampi e fluidi;
  9. Acrobazie presenti nella tecnica floorwork;
  10. Canoni fisici classici abbattuti;
  11. Si danza con il corpo e con la mente.

Danza classica:

  1. Movimenti legati ai vari metodi classici e a tecniche predefinite (come nelle impostazioni di braccia/gambe ecc);
  2. Danza di quantità e forme “statiche”;
  3. Lavoro più tecnico e impostato, poco spazio all’espressione interiore e alla creatività;
  4. Non traspare l’unicità del danzatore;
  5. Mentalità del fisico accademica; 
  6. Si danza maggiormente con il corpo, per raggiungere la perfezione e non l’autenticità

Danza Contemporanea e Classica: i Video

Ecco una lista di video di coreografie ed esibizioni della danza contemporanea e danza classica. In questo modo puoi capire ancora meglio tutte le differenze fra i due tipi di generi artistici:

Hofesh Shechter Company – Compagnia di danza contemporanea (Londra)
Akram Khan Company – Compagnia di danza contemporanea (Londra)
Batsheva Dance Company – Compagnia di danza contemporanea (Tel Aviv)
La scala di Milano – Compagnia di danza classica

Quali tipi di danza ci sono?

Ecco tutte le guide dedicate ai principali tipi di danza:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

 

Passi Base della Danza Contemporanea: Quali sono e Come si fanno? Video Tutorial (Posizione parallela, Posizione T)

Vuoi provare le posizioni base della danza contemporanea? Ecco come si fanno! Trovi la spiegazione dettagliata e i video tutorial per la Posizione parallela e la Posizione a T. Le lezioni sono completamente gratuite, con i consigli dei maestri qualificati di danza-contemporanea.it.

Sommario:

Posizione Parallela: Video Tutorial

La posizione parallela è uno dei primi passi che devi imparare per padroneggiare la tecnica contemporanea. Guarda il tutorial per imparare come fare:

Posizione Parallela – Base della danza contemporanea. Maestra Michela De Stefano

Introduzione alla posizione Parallela: termini Anatomici di Piani e Assi del corpo

Per comprendere a pieno l’esecuzione della posizione parallela, è opportuno fare un piccolo passo indietro e spiegare in maniera anatomica il funzionamento del nostro corpo. Partiamo da due concetti: i piani anatomici cardinali, e gli assi anatomici cardinali (entrambi illustrati in foto).

Piani e Assi cartesiani del corpo umano (photo credit: my-personaltrainer.it*)

Partendo dai tre piani anatomici cardinali, essi possono essere descritti come delle traiettorie immaginarie che “tagliano” il nostro corpo e lo suddividono in diverse parti. L’obiettivo è quello di considerare solamente una porzione del corpo, utile a descrivere la direzione dei movimenti in modo corretto. Nel dettaglio i tre piani sono:

  1. Piano frontale, che divide il corpo in una parte anteriore e una parte posteriore. In questo piano avvengono tutti i movimenti di abduzione (ossia l’apertura laterale lontana dalla linea mediana del corpo) e adduzione (la chiusura verso l’interno della linea mediana). Un esercizio semplice come inspirare e contemporaneamente aprire le braccia di lato e poi espirare chiudendole, viene classificato proprio in questo piano. Saltellare sul posto con un jumping jack oppure abdurre gli arti inferiori e superiori da una posizione parallela alla 2° e addurre verso il centro, sono altri esempi riconducibili al piano cardinale frontale;
  2. Piano sagittale, che divide il corpo in una parte destra e in una sinistra. La maggior parte degli esercizi si verificano su questo piano, che tagliando il corpo in porzioni di destra e sinistra permette di eseguire innumerevoli movimenti, passando da un’oscillazione delle braccia avanti e indietro ad uno swing delle gambe (di cui parleremo in seguito). La cosa interessante di questo piano è che i movimenti possono essere in sincrono oppure sconnessi tra di loro, ad esempio mentre stai correndo per andare avanti di certo non userai stessa gamba e lo stesso braccio, ma gli arti opposti;
  3. Piano trasverso, che divide il corpo in una parte superiore e una inferiore. Anche questo piano, come in quello sagittale, le possibilità di movimento sono numerose. Il corpo viene diviso in due metà: una superiore che inizia dalla testa al bacino e una inferiore dal bacino fino alle dita dei piedi. Le azioni principali sono la torsione e la rotazione.

Per quanto riguarda invece gli assi anatomici principali (detti anche assi anatomiche), essi possono essere considerati come tre linee immaginarie (come fossero tre “vettori”) che attraversano il corpo. Nel dettaglio, i tre assi cartesiani sono:

  1. Asse longitudinale, ossia la retta immaginaria che oltrepassa il corpo verticalmente dal centro della testa fino i talloni ed è perpendicolare alla base di appoggio quando il corpo si trova in posizione eretta (come nella posizione parallela appunto). Attorno a questo asse si riconoscono movimenti di torsione e i movimenti di rotazione, come nel piano trasverso. Più precisamente, i movimenti sull’asse verticale vengono denominati di torsione quando si fa riferimento alla testa ed al tronco e di rotazione quando fa riferimento agli arti. 
  2. Asse trasversale, ossia la linea che divide in modo orizzontale il corpo, passando da sinistra a destra. La linea è inoltre perpendicolare all’asse longitudinale e parallela al suolo. Lungo questo asse si possono eseguire movimenti di flessione (cioè il “piegamento” dell’articolazione che diminuisce così l’angolo articolare) e di estensione (ossia la distensione dell’articolazione con il conseguente aumento dell’angolo articolare). Infatti, la parte in movimento si allontana dal piano frontale mentre, nell’estensione, si avvicina ad esso.
  3. Asse sagittale, ossia la linea che attraversa il corpo da davanti a dietro, detto anche antero-posteriore. Tale linea è perpendicolare agli altri due assi. Attorno a questo asse si eseguono movimenti di inclinazione laterale per la testa e il tronco, nonché l’abduzione e adduzione degli arti come nel piano frontale.

Come si fa e A cosa serve la posizione parallela?

Adesso che abbiamo chiarito com’è diviso il corpo in piani e assi, andiamo a spiegare nel dettaglio come si fa e a cosa serve la posizione parallela.

Allineamento del corpo nella posizione parallela (photo credit: howchiropratic.com*)

Come si fa?

La posizione parallela si esegue in stazione eretta, quindi prima di capire in modo “danzereccio” come eseguirla correttamente, rivediamo insieme con un linguaggio anatomico quali sono i muscoli coinvolti, così da prendere consapevolezza del nostro corpo:

  1. Il core, l’insieme dei gruppi muscolari del retto addominale, è il nucleo del nostro corpo. Non a caso è il muscolo più ricercato da allenare durante gli esercizi in palestra o appunto a danza, proprio perché fornisce stabilità lombo-pelvica ovvero la parte inferiore del tronco del corpo umano, posta per la precisione tra l’addome (in posizione superiore) e le cosce (in posizione inferiore) e la schiena (posizione posteriore) e favorisce l’ottimale trasferimento di forze dalla parte inferiore alla parte superiore del corpo. Nella posizione parallela infatti, fornisce la giusta resistenza del corpo in posizione eretta, quindi senza cedere alla gravità con il peso verso avanti, lato o dietro.
  2. L’anca salda l’arto inferiore al tronco, con il supporto dell’articolazione coxo-femorale che si instaura fra l’osso dell’anca e il femore.
  3. La coscia, rappresenta il segmento prossimale più lungo e voluminoso del corpo. Dotata di una possente muscolatura tra cui nel compartimento anteriore (avanti) sono in tutto 4: il muscolo sartorio, il muscolo pettineo, il muscolo quadricipite femorale e il muscolo ilio-psoas. Nel compartimento mediale (interno) invece, sono in tutto 5: il muscolo gracile, il muscolo otturatore esterno, il muscolo adduttore breve, il muscolo adduttore lungo e il muscolo grande adduttore. Per ultimo, situati sul di dietro della coscia, i muscoli sono in tutto 3: il muscolo bicipite femorale, il muscolo semitendinoso e il muscolo semimembranoso. Tutti insieme garantiscono la saldatura dell’arto inferiore.
  4. Il ginocchio, che si trova subito dopo la coscia, precisamente al centro dell’arto inferiore contiene l’articolazione (la più grande del corpo umano) che connette il femore alla tibia grazie alla rotula, Quest’ultima garantisce la stabilizzazione dei movimenti, infatti bisogna riporre molta attenzione per evitare brutti incidenti.
  5. La gamba in termini anatomici, è il solo segmento intermedio dell’arto inferiore, che comprende una muscolatura particolarmente sviluppata posteriormente, ovvero il polpaccio, mentre anteriormente è facile osservare la sporgenza della tibia o “stinco”.
  6. La caviglia, comprende l’articolazione tibio-tarsica, in superficie si osservano i rilievi dei malleoli, mediale e laterale. Posteriormente si apprezza il tendine calcaneale o di Achille.
  7. Per l’ultimo, il piede che comprende nella parte posteriore il calcagno o “tallone” e poi la porzione superiore, in posizione anatomica, è chiamata dorso, mentre quella inferiore pianta composta dal metatarso sotto le dita.

Guida pratica su come eseguire la Posizione Parallela

Come abbiamo appena precisato nel paragrafo precedente, sono molti i muscoli coinvolti nella realizzazione di una giusta posizione parallela (nonostante sembri la posa più facile del mondo).

Cosa importante da ricordare è che solo grazie ai muscoli stabilizzatori del tronco, la posizione parallela diverrà facile e divertente!

Per le prime volte puoi posizionarti davanti allo specchio per controllare che tutto sia giusto.

Segui questa linea guida: il bacino, le ginocchia e il dito medio dei piedi devono essere ben allineati (disegna una linea immaginaria che attraversa tutti questi punti). Le ginocchia devono essere parallele, quindi non devono assumere una posizione valga o vara, ma con la rotula che guarda avanti. I piedi invece hanno un ruolo fondamentale, poiché non devono mai essere uniti (a differenza della sesta posizione) ma con uno spazio in mezzo equidistante. Il trucchetto che utilizzo con i più piccoli è quello di pensare ad un terzo piede in mezzo agli altri due, per avere coì una giusta distanza “binaria”. In questo modo i piedi sono perfettamente paralleli, con nessun tipo di propensione verso l’esterno (en dehors).

Inoltre le spalle sono allineate, gli addominali tenuti e forti sorreggono la struttura per non cedere con il peso alla gravità e il capo è diritto con lo sguardo verso l’orizzonte.

N.B. Nel video tutorial dopo aver assicurato il giusto allineamento (bacino-ginocchia-piedi), ho eseguito dei piccoli spostamenti con plié (piegamento delle ginocchia) verso destra e sinistra e per ultimo dei giri in parallelo mantenendo fino alla fine il controllo della posizione senza mai modificarla. Le possibilità di movimento dalla posizione parallela sono innumerevoli!

A cosa serve?

Che la posizione parallela sia una delle posizioni base della danza contemporanea l’avrai sicuramente capito, ma ti spiegherò perché!

La posizione parallela, c.d. prima posizione parallela insieme alla seconda posizione parallela sono considerate posizioni di comodità che servono soprattutto in fase di riscaldamento, per sentire bene l’appoggio del piede al suolo, e sono la base nei corsi principianti per arrivare successivamente alla prima e seconda posizione en dehors, più difficile perché serve un controllo maggiore del corpo. Nelle coreografie neo-classiche vennero introdotte per creare un contrasto stilistico con i passi virtuosi e classici in en dehors, fino ad arrivare alla danza contemporanea.

La posizione parallela nella danza contemporanea, rappresenta l’inizio e la fine di ogni movimento e sequenza al centro, in diagonale e da in piedi per arrivare al pavimento.

La sesta posizione che fu introdotta nel XX secolo da Serge Lifar (Insieme a George Balanchine, viene considerato uno dei creatori della danza neoclassica), si può confondere con la posizione parallela che invece di mantenere i piedi staccati l’uno dall’altro come in foto, sono precisamente attaccati. Inoltre la sesta posizione, a differenza della posizione parallela non ti permette di eseguire dei movimenti legati e fluidi, bensì nella VI posizione le gambe sembrano quasi pietrificate con i piedi al pavimento.

Posizione a T: Video Tutorial

Posizione a T – Base della danza contemporanea. Maestra Michela De Stefano

Spiegazione della Posizione a T: Base del Floorwork

Quando parliamo della tecnia floorwork, ci stiamo riferendo ad un ramo della danza contemporanea.

Se hai letto l’articolo sulle differenze della danza contemporanea con la danza moderna –> clicca qui per leggerlo <– avrai notato come la tecnica floorwork è menzionata spesso, questo perché è uno degli elementi che la differenzia dagli altri stili di danza grazie all’utilizzo del peso del corpo che sfida la gravità, andando a fondere pienamente corpo e movimento con il suolo.

Questa tecnica è utilizzata a partire dalle tecniche storiche come in Martha Graham e Erick Hawkins, fino al breakdance e alle lezioni attuali di danza contemporanea.⁠

Il Floorwork inoltre richiede ai ballerini di spaziare tra i livelli più alti e quelli più bassi. Infatti il livello “basso” c.d. floor è uno dei tre principali livelli spaziali che i ballerini possono occupare, insieme al livello medio o verticale e quello alto o aereo, nell’esecuzione di salti e sospensioni.⁠

Posizione a T (photo credit: dreamstime.com*)

Corpo supino, differenza tra supinazione e pronazione

Se ti sei mai ritrovato come la ragazza in foto, anche tu hai eseguito senza saperlo una posizione base del floorwork e della danza contemporanea: precisamente la c.d. posizione a T.

Sdraiarsi in posizione supina, quindi con la schiena a contatto con il suolo, è la miglior posizione per riposare o per rilassare la schiena, il collo e le spalle (non a caso è favorita come soluzione per dormire, in un parco o in una lezione di danza contemporanea!).

Supino deriva da supinazione, che precisamente identifica un movimento che coinvolge l’avambraccio, durante cui il palmo della mano è rivolto in avanti e il pollice è rivolto verso l’esterno. In generale, puoi parlare di movimenti di supinazione, contrapposti a quelli di pronazione, quando la superficie ventrale del corpo (quindi la pancia) è rivolta verso l’alto, viceversa se si è sdraiati con la pancia sotto parliamo di una posizione prono.

L’eccezione più nota per la supinazione e la pronazione si riferisce a quella del piede. Con pronazione, in questo caso, s’intende la fisiologica rotazione del piede verso l’interno (quindi con l’alluce attaccato al suolo e la parte esterna sollevata), mentre con supinazione ci si riferisce al contrario (ovvero con le dita sollevate e la parte esterna a contatto con il pavimento). Entrambi gli atteggiamenti possono influire sulla postura, pertanto si raccomanda di camminare o fermarsi con il peso del corpo su tutta la pianta del piede.

Come si esegue la Posizione a T e a cosa serve?

La posizione prende il nome di T posizionandosi al pavimento supino con gli arti inferiori (le gambe) distesi verso il basso e gli arti superiori (le braccia) aperte lateralmente raffigurando la lettera T dell’alfabeto con il corpo.


Importante! Se in posizione parallela tutto il corpo (muscoli, articolazioni e ossa) è coinvolto a mantenere la posizione stabile, senza cedere alla gravità, da sdraiati si può dire addio alla gravità ma non si cede al completo relax. Nonostante da supino si tende a rilassare il tutto, durante la posizione a T il corpo è controllato, infatti i piedi non si abbandonano verso l’esterno, così formando una posizione en dehors ma mantengono i due binari paralleli. Le braccia invece e le spalle non si avvicinano alle orecchie, ma rimangono in linea a formare la corretta posizione, i palmi delle mani sono rivolti verso l’alto per eseguire ad esempio movimenti di abduzione e poi adduzione. Le dita delle mani hanno una grande importanza nella tecnica floorwork, ma di questo ne riparleremo!

Questa posizione base rappresenta l’inizio, la fine e lo scambio tra i vari passaggi del floorwork al pavimento. Infatti nella spiegazione dei prossimi passi noteremo l’evoluzione di questa posizione, per arrivare ad altre più complete e complesse.

N.B. Nel video tutorial, il movimento inizia dalla stazione eretta in posizione parallela, poi con un piegamento delle ginocchia c.d. plié si arriva seduti, con gli addominali (il core) tenuti si scende fino a toccare con la schiena il pavimento ed infine con un movimento delle braccia in abduzione si arriva ad una posizione a T. Stessa cosa per il reverse. Tutto è collegato l’uno con l’altro!

Vuoi provarci anche tu? Ecco cosa devi fare

Se sei interessato alla danza contemporanea e vuoi migliorare il tuo stile scoprendo tutte le posizioni base fino ad arrivare a passi più difficili, puoi farlo grazie ai nostri insegnanti qualificati di danza-contemporanea.it. Che aspetti? Contattaci per ricevere tutte le informazioni e tutte le novità sulle lezioni online, lezioni in presenza e sulle modalità di partecipazione (senza impegno!):

Numero di telefono (anche WA): 348 4266535 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00 ed il sabato 10:00 – 13:00;
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*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione

Quali tipi di danza ci sono? Elenco, Video e Differenza tra Danza e Ballo

Vuoi scoprire i vari stili e tipi di danza? Le tecniche risalenti dal Rinascimento fino ai giorni d’oggi? Continua a leggere per avere un elenco e una guida completa, video rappresentativi e le differenza tra danza e ballo.

Sommario:

Differenza tra Danza e Ballo

Quale è la differenza tra danza e ballo? Spesso viene posta questa domanda senza poi ricevere una risposta precisa.

La danza è portavoce di una disciplina e di un arte vera e propria, si intente come danza un movimento corporeo elegante, armonioso e sicuramente tecnico. Il ballo è considerato invece come un momento di aggregazione e divertimento, fuorché non si parli dei balli da sala. Scopri nel dettaglio quale è la differenza tra danza e ballo.

Certamente la parola danza e ballo sono sinonimi della stessa azione, ovvero muoversi a tempo di musica, imparare talvolta dei passi ed eseguirli. Ma occhio ad usare la parola corretta nella situazione giusta. Quando queste due parole non stanno bene insieme? Quando è bene non usarle?

Danza Contemporanea (photo credit: Unsplash*)

Il termine danza c.d. dance, è il mezzo di comunicazione che utilizza il corpo per esprimere emozioni e sensazioni vive, non dimenticandosi ovviamente della tecnica, per ogni tipo di danza (vedremo dopo nel dettaglio l’elenco dei vari stili). Si riferisce dunque, ad un’arte antica che appartiene a tutte le culture e che si esprime attraverso il corpo in modo improvvisato o secondo una coreografia prestabilita. La danza rappresenta un movimento corporeo armonico scandito da un ritmo, musicale e non (–> ricordiamo il rapporto di Cunningham con la musica), da un corpo fluido, agile e ben strutturato. La parola danza è il termine sofisticato per esprimere tale disciplina, poiché richiede rigore, controllo e sacrifici.

Grazie alla danza, oltre ad acquisire consapevolezza e rigorosità, si insegna il rispetto per il proprio corpo e quello degli altri, tanto da imparare a seguire non solo un ritmo musicale, ma anche un ritmo canoro dettato dai danzatori stessi, che insieme formano un unico corpo. La danza contemporanea infatti, basa la propria danza oltre l’esecuzione tecnica, per sentirsi liberi dalle catene che la società e la disciplina stessa impone.

Ed ecco che la danza diventa musica e poesia, nel momento in cui si comincia a danzare con il corpo in connessione con il cuore, e l’anima.

Lindy Hop, ballo swing (photo credit: Unsplash*)

Con la parola ballo invece, si intende una molteplicità di forme di danza eseguite nella maggior parte dei casi per puro divertimento con il fine di socializzare e definire i rapporti all’interno di un gruppo, non per sentirsi un unico coro, ma per divertirsi insieme. Nell’immagine infatti vediamo il lindy hop un genere di ballo swing molto in voga in Italia negli ultimi periodi, che crea un momento di aggregazione e intrattenimento. Il ballo, a differenza della danza vera e propria intesa come la disciplina accademica, non è quasi mai finalizzato alla rappresentazione di un evento o spettacolo. Nel teatro e nel cinema però, è spesso inserito in determinate scene, come anche altri elementi artistici di supporto tra cui il canto.

Un genere di ballo riconosciuto, sono i balli da sala, che a differenza dei balli “da divertimento” come ad esempio i balli di gruppo, attingono alla disciplina come nella danza accademica, in quanto i ballerini hanno bisogno di essere coordinati, eleganti e tecnicamente perfetti.

Possiamo aggiungere che la danza e il ballo, influiscono nel danzatore portando molteplici benefici a livello atletico, cognitivo, psicologico e relazionale.

Elenco completo dei diversi tipi di danza

Di seguito ecco l’elenco dei diversi stili e tipi di danza. Per spunti e approfondimenti clicca sul link del genere di danza che vuoi scoprire!

  1. Danza classica;
  2. Danza contemporanea;
  3. Danza moderna;
  4. Danza neoclassica;
  5. Danza medievale;
  6. Danza sportiva;
  7. Teatroterapia o teatro danza;
  8. Danze urbane;
  9. Break dance;
  10. Danza jazz;
  11. Danze popolari e tradizionali.

Elenco completo dei diversi generi di ballo

Dopo aver parlato della differenza tra danza e ballo, e classificato i diversi tipi di danza, ti lascio un elenco dei diversi generi di ballo da sala:

  1. Polca;
  2. Mazurca;
  3. Valzer;
  4. Tango;
  5. Valzer lento;
  6. Fox trot;
  7. Beguine;
  8. Cha cha cha;
  9. Jive;
  10. Quick step;
  11. Valzer viennese;
  12. Mambo;
  13. Bachata;
  14. Paso doble.

Quale scegliere?

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Video di danza

Ecco una lista di video rappresentativi di alcuni tipi di danza dell’elenco. Le versatili tecniche, le compagnie e la poesia dei movimenti:

Danza Contemporanea
Break dance
Danza classica
Danza medievale

Video di ballo da sala

Ecco una lista di video di alcune delle varie tecniche di ballo da sala:

Danze standard, Liscio
Tango

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione

Danza Contemporanea e Danza Moderna: Cos’è, le Differenze, Storia e Video, Quale Scegliere

Le principali differenze tra la danza contemporanea e la danza moderna riguardano l’utilizzo della musica, lo studio della gravità, l’isolamento dei movimenti e la capacità espressiva attraverso l’improvvisazione. Analizziamole nel dettaglio e capiamo come i due stili si siano evoluti nel tempo.

 Sommario:

Danza contemporanea (contemporary dance): cos’è?

Danza contemporanea (photo credit: Genova24.it*)

La danza contemporanea (detta anche “contemporary dance“) è un genere di danza “da concerto” risalente al XX secolo, e rappresenta l’evoluzione della danza moderna (modern dance).

Considerata sin dalla sua nascita come una nuova arte scenica, la danza contemporanea si come obiettivo principale il distanziamento dalla formalità e dalla rigidità, dalla schematicità e dalla canonicità classica e anche moderna. Abbraccia pertanto i concetti di improvvisazione e studio di nuovi passi, destrutturando i movimenti, ma garantendo al contempo fluidità e concatenazione. I principi fondamentali – che rappresentano anche elementi di differenziazione con la modern dance – riguardano l’utilizzo della gravità del corpo (ed il recupero/abbandono del peso), lo studio del rapporto movimento-suolo (c.d. floorwork) e l’integrazione di altre discipline complementari (es: yoga, pilates, arti marziali, capoeira e la meditazione.). È proprio questa “apertura” mentale ed artistica, che rappresenta la vera essenza della danza contemporanea, espressa attraverso la comunicazione dei danzatori.

Un bravo danzatore contemporaneo infatti, deve riuscire a trasmettere le sue emozioni catturando lo spettatore ed appagando sé stesso, la sua anima e anche gli altri.

Danza moderna (modern dance): cos’è?

Danza moderna (photo credit: Pinterest*)

La danza moderna (appunto modern dance) nasce intorno al XIX secolo negli Stati Uniti (USA), e all’inizio pone le sue basi con la messa in scena di miti, racconti e leggende attraverso scenografie consuete e abituali, con movimenti teatrali, classici e delicati utilizzando costumi che si ambientavano perfettamente alla scena, questo dimostrò quanto ancora la danza moderna non riusciva a distaccarsi dall’idea del balletto classico.

Poi nasce e si sviluppa proprio dando voce alla ribellione di quegli artisti che non accettavano più la sola danza accademica (ossia la “danza classica” o “balletto”), diventando espressione non solo artistica, ma anche di vita sociale, di quotidianità e talvolta anche portavoce di pensieri politici ed ideologie/filosofie umane. Anch’essa viene progressivamente influenzata da altri tipi di danza, da usi/costumi di altri Paesi e culture diverse rispetto a quelle di origine. Tuttavia, bisogna specificare che questo “processo di cambiamento” è meno aperto rispetto a quello che interessa la contemporary dance, in quanto potremo affermare che la danza moderna si evolve con il passare degli anni ed in base ai cambiamenti sociali, mentre la danza contemporanea pone nella sua essenza intrinseca i concetti di contaminazione ed apertura verso l’esterno.

Oggigiorno, la differenza più significativa rispetto alla danza contemporanea è soprattutto dal punto di vista tecnico, poiché i passi della danza moderna – a differenza di quella contemporanea – sono più canonici, codificati e quindi per certi versi comparabili a quelli della danza classica. A differenza di quest’ultima però, i ballerini non vengono privati della possibilità di poter utilizzare le propria abilità artistiche, interpretative e creative che possono portare in scena all’interno delle coreografie, per esprimersi e trasmettere emozioni.

Danza Contemporanea e Danza Moderna: Cosa cambia? Le 4 Differenze principali

Danza Contemporanea VS Danza Moderna (photo credit: Genova24.it e Pinterest*)

La danza contemporanea e moderna hanno differenze? Sono la stessa cosa? Ecco la spiegazione completa su similitudini e divergenze tra i due tipi di danza (perché no, non sono la stessa cosa!).

Tecnicamente parlando, sia la danza contemporanea che la danza moderna sono due forme d’arte in continua evoluzione, ma ci sono quattro differenze fondamentali tra i due stili (alcune più visibili e altre meno), rimaste immutate nel corso del tempo:

  1. L’utilizzo della musica. È un elemento fondamentale per la danza, e la scelta che si fa rende chiaro il confronto dei due stili. Nella tecnica contemporanea il rapporto con la musica non è indispensabile, ossia il movimento è considerato come una forma indipendente d’arte e d’espressione e, proprio per questo motivo, può decidere di separarsi dalla musica per far esprimere i movimenti sui vuoti ed il silenzio (oppure sull’ascolto di parole generate dal ballerino stesso e dai suoi respiri). Questo genere di approccio lo ritroviamo ad esempio nella tecnica di Merce Cunningham e John Cage. Spesso i brani scelti sono strumentali, con base di pianoforte, ricercati e particolari per rendere unica l’esperienza e l’interpretazione del danzatore. Nella tecnica moderna invece la musica e il movimento sono un tutt’uno, il loro rapporto è diretto e questo può incidere molto sull’unicità dell’interprete poiché coinvolto “solo” tecnicamente. I brani selezionati possono seguire o meno i trend del momento/grandi successi (volgarmente si parla di “musica commerciale”), e spesso sono pezzi cantati (con qualche rara eccezione).
  2. La gravità. Nella danza contemporanea questa è utilizzata a vantaggio del ballerino, con la quale “gioca” continuamente, talvolta cedendo ad essa (e quindi finendo con il corpo sul pavimento) e talvolta contrastandola (fino a rimbalzare in direzione del soffitto). Il metodo Floorwork e il contact improvisation, sono parte integrante della tecnica contemporanea, basando lo studio sul continuo mutamento del rapporto che il ballerino ha con il suolo e talvolta con il partner, che cambia, si evolve e modifica il suo linguaggio in base al messaggio da comunicare. Inoltre, spesso un ballerino contemporaneo si trova sul punto di “perdere il proprio baricentro” per poi ritrovare l’equilibrio, altro momento in cui emerge l’indagine tra corpo e gravità. –> Per approfondire leggi l’articolo su Martha Graham. Nella danza moderna il lavoro al pavimento è meno comune e spesso lo studio della gravità (in relazione al corpo) è assente. Il baricentro si mantiene sempre basso o poco sollevato, garantendo movimenti molto controllati.
  3. L’isolamento dei movimenti del corpo. Nella danza moderna questo fattore è molto visibile, anche agli occhi di uno spettatore meno esperto, che può notare movimenti a scatti, veloci e spesso meccanici, che hanno lo scopo di ricalcare il ritmo della musica (comunemente detto “andare a tempo”). I movimenti risultano così quasi sconnessi ed isolati tra loro. Per il ballerino tale gesti producono un dispendio d’energia non indifferente. Nella danza contemporanea invece, i movimenti sono sempre fluidi, lirici e scorrono l’uno dentro l’altro creando una forte connessione e sinergia. La trasmissione delle emozioni attraverso questi gesti dipende molto dalle capacità del danzatore, che deve riuscire non solo a giocare con la gravità, ma anche assicurare morbidità, leggerezza e costantemente connessione tra i passi (che quindi non devono risultare isolati tra loro).
  4. L’improvvisazione e la sperimentazione. La danza contemporanea è pienamente favorevole all’utilizzo di di improvvisazione e sperimentazione di nuovi passi, tecniche che fanno parte di questo stile sin dalle sue origini. Le capacità appena citate vengono spesso allenate attraverso laboratori dedicati oppure inserite nelle singole lezioni, dando agli allievi un filo narrativo concreto da seguire oppure astratto. I danzatori dovranno pertanto esprimere i concetti della linea guida di partenza, ma in piena libertà d’espressione e di movimento, allenandosi così a padroneggiare il corpo anche in assenza di una coreografia. Nella danza moderna invece, nonostante una progressiva apertura all’utilizzo di queste tecniche negli anni, si nota un forte legame alla tradizione e quindi a prediligere una tecnica più strutturata, canonica e circoscritta in passi sempre codificati. In generale, durante le lezioni i danzatori praticano poco questi concetti, che invece rappresentano una sfera fondamentale nella ricerca dell’io per la danza contemporanea.

Dove studiare Danza Contemporanea?

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Quando è nata la danza Contemporanea e Moderna? Lineamenti di Storia

Storicamente parlando, la danza moderna si è sviluppata prima di quella contemporanea, più precisamente nel XIX secolo in contrapposizione al balletto classico-accademico. Inizialmente, proprio per rimarcare il contrasto con la danza accademica, le opere moderne vennero messe in scena attraverso assoli in spazi non teatrali, ad esempio come piazze e parchi. Alcuni sostengono inoltre che il nome “danza moderna” nasca proprio come frutto di questo contrasto tra il vecchio stile classico e quello invece “più moderno”. Lo stile modern dance toccò il suo apice di innovazione in America, tra il 1830 ed il 1870, grazie alle teorie del ballerino francese François Delsarte e dei suoi discepoli. Successivamente agli anni Trenta arrivò anche in Italia, e oggi è ancora una tecnica utilizzata in alcune scuole di danza.

*François Delsarte (photo credit: core.ac.uk*)

Ogni esperienza umana corrisponde ad un certo movimento, e questo significa che attraverso i movimenti si possono trasmettere sentimenti umani.

François Delsarte – Citazioni e Quotes

Nel XX secolo, dopo la seconda guerra Mondiale (1939–1945) si svilupppò la post-modern dance, ovvero la danza contemporanea, che rappresentò una naturale evoluzione della danza moderna favorendo nuove espressioni corporee, che talvolta comprendevano anche la recitazione. Per questo tipo di danza il coreografo si dedica ad una ricerca soprattutto interiore. Tra gli esponenti principali figurano, Merce Cunningham e il musicista John Cage, Alwin Nikolais, autore anche di musica elettronica al sintetizzatore, e in seguito Yvonne Rainer, Trisha Brown, Lucinda Childs, Steve Paxton e molti altri.

In questo periodo storico danza moderna e danza contemporanea continuano ad evolversi anno dopo anno, ma viaggiano come rette parallele senza apparente punto di intersezione, anche se spesso le due vengono confuse o influenzate tra di loro. In questo caso i coreografi/maestri devono aver chiaro lo stile che stanno insegnando, così che i ballerini siano sempre pronti e stimolati a conoscere le diverse tecniche.

Quale scegliere: danza contemporanea o moderna?

E ora arriviamo alla domanda più cruciale di tutte: quale tipo di danza scegliere? Qual è meglio?

La risposta è: dipende! Soprattutto dagli obiettivi artistici ed individuali che si vogliono raggiungere.

Potremmo infatti affermare che la danza in generale comporta tre principali benefici:

  • Benefici a livello atletico, come ad esempio il miglioramento del tono muscolare, della mobilità articolare, della coordinazione e della postura;
  • Benefici a livello cognitivo, incrementando la concentrazione e sviluppando la memoria;
  • Benefici a livello psicologico, soprattutto grazie agli esercizi che stimolano l’emotività del ballerino in modo naturale e liberatorio.

Oltre a questi, bisogna considerare che grazie alla danza si possono migliorare autostima e capacità relazionali e sociali.

Soffermandoci sulla danza contemporanea però, emerge come a differenza di tutte le altre discipline (danza moderna inclusa) la componente di ricerca introspettiva sia prevalente e guidi in toto il lavoro tecnico e quello coreografico.

Infatti, sia attraverso le normali lezioni programmate durante l’anno, che con workshop specifici, i ballerini (di tutte le età e livelli) vengono educati alla sensibilità nonché alla capacità di riconoscere i propri sentimenti, desideri e pulsioni. Un bravo danzatore contemporaneo dovrà poi capire quali di questi input trasformare in output, ossia trasmettere allo spettatore esterno. Dovrà cioè capire in quale misura far trasparire la propria interiorità, cosa omettere e cosa invece amplificare, il tutto all’interno di un contesto più ampio, come una linea guida (ad esempio nelle lezioni/workshop l’insegnate può fornire una tematica a cui ispirarsi) oppure un intero spettacolo sul palcoscenico.

La danza contemporanea è quindi fra tutti lo stile che più aiuta a svincolarsi dalle proprie catene interiori, facendo maturare un’importante consapevolezza del proprio “io” che poi si trasforma in emozione vibrante agli occhi del pubblico.

In conclusione quindi la danza contemporanea aiuta a combattere ansia e depressione, aiuta lo sviluppo della creatività e può essere considerata come un vero e proprio rimedio per l’anima e per questo, spesso può essere preferita alla danza moderna.

Elenco di vantaggi e svantaggi

Danza contemporanea:

  1. Favorisce la creatività e le capacità espressive; 
  2. Danza di qualità ed introspezione;  
  3. Consapevolezza del proprio corpo, degli altri e dello spazio circostante;
  4. Lavoro tecnico, ma con forme di espressione corporee non confinate in posizioni/schemi predefiniti;
  5. Il gesto quotidiano può diventare movimento;
  6. Il coreografo effettua una “ricerca dell’io” e discute con i propri allievi sulle emozioni che dovranno essere trasmesse allo spettatore;
  7. I danzatori sono i protagonisti della loro danza, soprattutto nelle fasi di improvvisazione e ricerca personale;
  8. Movimenti ampi e fluidi;
  9. Acrobazie presenti nella tecnica floorwork;
  10. Canoni fisici classici abbattuti;
  11. Si danza con il corpo, la mente e soprattutto l’anima.

Danza moderna:

  1. Movimenti naturali, ma allo stesso tempo legati alla tecnica classica (come nelle impostazioni di braccia/gambe, ecc);
  2. Danza di quantità, con forme e schemi predefiniti;
  3. Lavoro tecnico ed impostato, con poco spazio all’espressione interiore e alla creatività individuale;
  4. Non traspare l’unicità del danzatore;
  5. Movimenti scattosi e poco fluidi;
  6. Danza a volte scambiata per “ginnastica artistica” con la presenza di acrobazie fuse alla danza;
  7. Mentalità del fisico accademica; 
  8. Si danza prevalentemente con il corpo.    

Danza Moderna e Contemporanea: i Video

Ecco una lista di video di coreografie ed esibizioni della danza contemporanea e danza moderna. In questo modo puoi capire ancora meglio tutte le differenze fra i due tipi di generi artistici:

Hofesh Shechter Company – Compagnia di danza contemporanea (Londra)
Akram Khan Company – Compagnia di danza contemporanea (Londra)
Batsheva Dance Company – Compagnia di danza contemporanea (Tel Aviv)
Alvin Ailey American Dance Theatre – Danza moderna (USA)
Cloud Gate Dance Theatre – Danza moderna (Taiwan)

Quali tipi di danza ci sono?

Ecco tutte le guide dedicate ai principali tipi di danza:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

 

José Limòn: Biografia, Dance Company e Tecnica, Citazioni

José Limòn nel 1946 diede vita alla sua compagnia basata sulla tecnica Humphrey – Limòn, influenzando per sempre il mondo della danza contemporanea. Scopri quali sono i principi della sua tecnica, le coreografie ed i lavori artistici più famosi.

 Sommario:

José Limòn biografia: l’incontro con la danza e Doris Humphrey

José Limòn nato nel 1908 in Messico coltivò fin da piccolo la passione per l’arte, poiché il padre era il direttore dell’Accademia di Musica di Culiacán. Amava soprattutto le danze e i combattimenti dei tori ed il padre, grazie alla carica che ricopriva nell’Accademia nazionale, aveva l’accesso privilegiato a tutti quegli eventi. Con la famiglia si spostò successivamente negli Stati Uniti proseguendo la formazione scolastica presso la Lincoln High School , dove apprese le tecniche d’arte, musica e recitazione per poi completare gli studi presso la University of California a Los Angeles (UCLA). Prima della crisi del ’29, ovvero nel 1928, si trasferì nella grande metropoli di NYC.

“Ciò che vidi semplicemente rivoluzionò la mia vita”.

José Limòn – quotes

Con una sua citazione introduciamo il folgorante incontro con la danza, poiché José rimase senza parole dopo aver assistito per la prima volta ad uno spettacolo di balletto e decide di iniziare a studiare l’arte di Tersicore presso la scuola di Doris Humphrey e Charles Weidman (non vi fa pensare a Martha Graham quando vide per la prima volta la danza di Ruth St. Denis?).

Doris Humphrey e José Limòn (photo credit: Teatro della Memoria*)

Durante gli anni della Grande Depressione (fine degli anni ’20) la Compagnia Humphrey – Weidman continuò con successo le rappresentazioni in programma, sviluppando un nuovo stile e basando le creazioni su fatti di attualità piuttosto che su storie, favole e miti. José Limòn divenne un interprete notevolissimo della compagnia, grazie al suo straordinario vigore espressivo, ed una spiccata tecnica disciplinata e qualitativa; questo rivelò una personalità creativa fuori dal comune, che poi esplose negli anni a venire con creazioni artistiche e coreografie di spessore internazionale.

José Limòn Dance Company e la fondazione della scuola

Nel 1946 Limòn diede vita alla sua compagnia: José Limón Dance Company, grazie all’incoraggiamento di Doris Humphrey che lo spinse verso la coreografia. Ella divenne la sua fedele direttrice artistica che lo accompagnò in tutto il suo percorso e nelle sue creazioni.

Limòn Dance Company (photo credit: ilgrido.org*)

Limón oltre alla formazione di un corpo di ballo, riuscì ad aprire una scuola, the Limòn Institute, che raggiunse circa 5.000 studenti e studiosi ogni anno attraverso l’organizzazione di programmi educativi tra cui Limón4Kids, un progetto (o una “missione personale”) che portò l’eredità artistica di Limón direttamente nelle aule delle scuole pubbliche e dei centri comunitari più sottorappresentati di New York.

La José Limòn Dance Company venne acclamata per la sua forte espressione drammatica ed il movimento espansivo e ricco di sfumature. Il repertorio della compagnia, comprendeva sia opere classiche che nuove commissioni di coreografi contemporanei, e riuscì a creare esperienze uniche per il pubblico di tutto il mondo.

Inoltre, la compagnia di José Limòn continuò ad esibirsi oltre trent’anni dopo dalla scomparsa del suo fondatore, sotto la direzione di Carla Maxwell. Lo stile di Carla proseguì nella conservazione e diffusione del repertorio di Limòn e viene tuttora considerata una delle compagnie più innovative ed espressive, con capacità di dialettica e linguaggio uniche nel panorama coreografico newyorkese.

José Limòn technique: chiamata tecnica Humphrey – Limòn

La tecnica di José Limòn prese forma grazie all’influenza positiva della sua insegnante, Doris Humphrey, che gli fece amare la danza guidandolo verso un’arte nuova. Insieme riuscirono a sviluppare un nuovo metodo, chiamato tecnica Humphrey-Limon, non codificabile in nessun altro genere pre-esistente, come invece accadde nel caso degli stili di Marta Graham e Merce Cunningham.

Crearono quindi, una tecnica considerata alla base degli stili modern e contemporary, tanto che è attualmente insegnata nella quasi totalità delle scuole di danza europee e americane; i loro concetti vennero inseriti nella danza contemporanea vicina ai tempi d’oggi, tra cui la danza Release.

Abbandonato lo stile “etnico” tipico della Denishawn School,  Doris Humphrey cominciò ad esplorare nelle sue coreografie la reazione del corpo umano nei confronti della forza di gravità e questo segnò i primi principi della tecnica:

  1. Humphrey e Limòn pensarono al respiro come base del metodo, cercando un modo per rendere quest’azione involontaria e naturale più importante. La respirazione in generale rappresenta il primo movimento dell’essere umano, e poi si susseguono una serie di azioni provenienti dal resto del corpo (es: respiro e poi alzo le braccia). L’innovazione fu quella di pensare al respiro come ad una partitura musicale, che quindi ha il compito di dividere il tempo (come le note), dando vita ad un ritmo e creando così alla fine una musica interna sulla quale poter danzare;
  2. La sospensione, principio c.d. balance and unbalance, rappresenta il punto di “non ritorno” ovvero la sensazione di perdere completamente il controllo e questo può essere visibile agli occhi esterni poiché il corpo, perdendo l’equilibrio, passa da un momento di stasi ad uno di moto assecondando la forza di gravità. Per potervi dare un esempio comune basterebbe visualizzare un albero, dritto e imponente. Cosa accadrebbe se una parte laterale del suolo sotto di esso franasse? L’albero s’inclinerebbe (unbalance) cedendo verso il suolo senza possibilità di rialzarsi.
    L’essere umano, a differenza dell’albero, può usare i suoi muscoli in maniera consapevole per risollevarsi e ritrovare l’equilibrio (balance);
  3. La caduta e il recupero, c.d. fall and recovery, alla cui base sta la constatazione che ogni movimento sottrae il corpo all’equilibrio iniziale, che poi viene recuperato con altri movimenti di compensazione come la caduta. Il movimento, definito the “Arch between two deaths”  (l’arco fra due punti morti), nasce da questa contrapposizione di forze tra caduta e riconquista di equilibrio;
  4. L’ oscillazione, c.d. swing and sway, che può essere rappresentata in questo modo: visualizza un corpo sdraiato al pavimento con la ginocchia staccate e piegate ed i piedi attaccati al suolo; iniziamo dalla respirazione (punto 1) e nel momento dell’espirazione le ginocchia cadono verso il basso (punto 2), ora entra in azione il concetto di fall and recovery (punto 3) che permette alle ginocchia di oscillare nel “punto morto”, di cadere e di riprendere il peso. L’azione si può ripetere infinite volte fino a che il movimento non trova una fine d’energia in maniera naturale. Questo esercizio si può fare con qualsiasi altro tipo di arto purché ci sia il movimento di dondolamento e oscillazione (es: in piedi, la testa cade verso un lato e poi riprendo il peso);
  5. Infine, l’isolamento delle varie parti del corpo dà spazio ad ogni articolazione (in primis) o muscolo di muoversi in modo indipendente l’una dall’altra, a coppia o tutte insieme. Da sdraiato o in piedi si può isolare il movimento delle braccia da quello del gomito, quello del polso da quello delle dita oppure gambe da ginocchio, caviglia da dita, così come gli occhi si possono dividere dal movimento della testa. Ogni movimento differenziato è lo strumento che compone l’orchestra del corpo.

Negli esercizi di riscaldamento ovviamente viene usata anche la tecnica classica, tuttavia il movimento è sempre generato dal centro del corpo e non dalla forma che la “posa deve assumere”.

Per vedere una serie di esercizi della tecnica Humphrey – Limòn, clicca qui.

Jose Limon Coreografie e Lavori: The Moor’s Pavane, Psalm, There is a time

La coreografia più nota di José Limòn è La pavana del Moro (The Moor’s Pavane), creata nel 1949 e ispirata all’Otello di Shakespeare, tanto che nel 1969 venne inserita nel repertorio dell’American Ballet Theatre.

Ecco un piccolo estratto di The Moor’s Pavane.

The Moor’s Pavane (photo credit: Pinterest*)

Dal balletto Limon decise di bandire i sottotemi militari, argomenti politici e sociali preferendo mettere in risalto temi attuali e adatti ad un pubblico più ampio come l’amore, la gelosia fiammante, il tradimento e l’inganno, la morte.

Nella rappresentazione delle passioni che sono al centro della storia, i quattro protagonisti sono Otello, Desdemona, Jago ed Emilia e il linguaggio coreografico utilizzato da Limón fonde i modelli formali della modern dance con le antiche forme della danza di corte. Infatti, nell’opera della pavana o “danza del pavone” non poteva di certo mancare la danza spagnola che inizia al centro della scena con un cerchio, e innumerevoli inchini e riverenze che contornano la storia. Inoltre, i vestiti voluminosi che richiamano quell’epoca e i vari colori illuminano tutto il palco.

Psalm (photo credit: Dideo*)

Con Psalm, creata da José Limòn nel 1967, diede il suo contributo agli ebrei deceduti durante la seconda guerra mondiale, Infatti definisce così la sua opera: “un’evocazione del potere eroico dello spirito umano e del trionfo di questo sulla morte”. Ispirato ad un’antica tradizione ebraica secondo cui tutto il male del mondo riposa in trentasei sapienti (36 “Just Men“, in ebraico “Lamed-Vov”), la coreografia ebbe un nuovo allestimento con Carla Maxwell e la partitura musicale di John Magnussen in occasione delle Olimpiadi Invernali nello Utah del 2002, e poi anche dal professore Pablo Francisco Ruvalcaba, un ex ballerino della Limón Dance Company.

Nella coreografia troviamo interpreti, con indosso pantaloni e tuniche dai colori delicati che accarezzati dalle luci di Steve Woods, alternano astratte sequenze solipsistiche e corali, dando voce all’umanità limoniana che ritrae “l’ultimo dei Giusti” nella sua tormentata e composta danza di dolore. Durante la performance il dialogo dei danzatori avviene a distanza con il gruppo, questa lontananza è simbolo di un’umanità ignara eppure sofferente, inconsapevoli di ciò che avverrà. Si crede infatti, che se anche solo uno di loro dovesse scomparire o smettere di essere onesto, l’umanità morirebbe.

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There is a time (photo credit: Steve Woods*)

Tra le altre opere di José Limòn richiama l’attenzione e un grande tributo alla danza, There is a time: basato sulla poesia storica della Bibbia, “Ecclesiaste” rappresenta il ciclo delle esperienze umane universali. Jose Limon ha selezionato aspetti di questa poesia e li ha usati come ispirazione per la sua danza, esplorando frasi come “Un tempo per nascere; un tempo per morire” facendo interpretazioni e connessioni personali. Durante le lezioni, Limòn, affacciandosi a questa poesia mostrò come connettere il parlato scritto o vocale ai movimenti e alle espressioni gestuali del corpo. I temi principali in questo caso sottolineano la famiglia umana ed i valori duraturi.

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Le citazioni di José Limòn e Doris Humphrey

“Se le parole fossero adeguate a descrivere appieno ciò che la danza può fare, non ci sarebbe motivo per tutto il potente sforzo muscolare, il disagio, il sudore e gli splendori di quell’arte”.

“If words were adequate to describe fully what the dance can do, there would be no reason for all the mighty muscolar effort, the discomfort, the sweat and the splendors of that art”.

José Limon – quotes – traduzione e lingua originale

“Ho visto la danza come una visione di potere ineffabile, un uomo poteva, con dignità e maestà torreggiante, ballare, non tritare, saltellare, fare passi di “danza fantasia” o “esibire”. No: danza come la visione di un michelangelo e come la musica delle danze di Bach”.

“I saw the dance as a vision of ineffable power, a man could, with dignity and a towering maesty, dance, not mince, cavort, do “fancy dancing” or “show off” steps. No: dance as a michelangelo’s vision dance and as the music of bach dances”.

José Limon – quotes – traduzione e lingua originale

“Ci sono momenti in cui la semplice dignità di un movimento può sostituire degnamente una montagna di parole”.

Doris Humphrey – quotes

Quali sono i pionieri della danza contemporanea?

Ecco una lista dei fondatori della danza contemporanea, dai primi ai successori nei diversi stili, metodi e concetti:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione