Danza Contemporanea e Danza Classica: Cos’è, la Differenza e le Posizioni, Storia e Video, Quale Scegliere

Le principali differenze tra la danza contemporanea e la danza classica sono l’utilizzo della musica, lo studio del movimento e la canonicità della tecnica contro l’espressione attraverso l’improvvisazione. Analizziamole nel dettaglio e capiamo come i due stili si siano evoluti nel corso del tempo.

 Sommario:

Danza Contemporanea e Danza Classica: Cosa cambia? Le 3 Differenze principali

Danza Contemporanea VS Danza Classica (photo credit: pexels-yogendra-singh e pexels-pixabay*)

La danza contemporanea e la danza classica hanno delle differenze? Sono la stessa cosa? Ecco la spiegazione completa su similitudini e divergenze tra i due tipi di danza.

Genericamente parlando, sia la danza contemporanea che la danza classica sono due forme d’arte in continua evoluzione, nonostante lo stile del balletto classico nasca per primo (storicamente diffuso ca. dal 1661). Ci sono differenze visibili fondamentali tra i due generi, rimaste immutate nel corso del tempo. Ecco le principali tre:

  1. Il ruolo della musica. Nella danza contemporanea il rapporto con la musica non è indispensabile, ossia il movimento è considerato come una forma indipendente d’arte e d’espressione, dov’è possibile danzare anche nel silenzio riuscendo a far trasparire le proprie emozioni al pubblico e rendendo unica l’esperienza del danzatore. Questo genere di approccio lo ritroviamo ad esempio nella tecnica di Merce Cunningham e John Cage. Nella danza classica invece, l’utilizzo della musica assume all’inizio un ruolo secondario, tanto che i primi compositori crearono liriche non particolarmente articolate, addirittura che non rispettavano il balletto on stage. Successivamente però, con la figura del grande maestro e compositore Tchaikovsky (metà anni ‘800) la musica divenne l’elemento fondamentale della scena, utilizzata per mettere in risalto non solo il virtuosismo tecnico del balletto, ma il dramma ed il pathos. Tutti gli altri musicisti classici presero spunto proprio da Tchaikovsky.
  2. La gravità. Nella danza contemporanea la gravità è un elemento indispensabile, tanto che la maggior parte delle creazioni di questo genere ruotano proprio intorno a questo concetto. I danzatori sono in continua ricerca dell’equilibrio e della perdita di esso, “giocando” a mantenere e poi cedere a questa forza. Il metodo Floorwork ed il Contact Improvisation, sono parte integrante della tecnica contemporanea, basando lo studio sul continuo mutamento del rapporto che il ballerino ha con il suolo e talvolta con il partner, che cambia, si evolve e modifica il suo linguaggio in base al messaggio da comunicare allo spettatore. Inoltre, spesso un ballerino/a contemporaneo si trova sul punto di “perdere il proprio baricentro” per poi ritrovare l’equilibrio, altro momento in cui emerge l’indagine tra corpo e gravità (per approfondire leggi l’articolo su Martha Graham). Al contrario, sebbene il corpo di un ballerino/a classico così come il corpo di ogni individuo/animale/oggetto sulla Terra sia sottoposto alla forza di gravità, la tecnica classica non ha dedicato uno specifica ricerca artistica in questo campo, poiché la danza classica si focalizza sul continuo mantenimento dell’equilibrio atto a sostenere le varie posizioni.
  3. L’improvvisazione e la sperimentazione. Partendo dalla danza contemporanea è giusto ricordare come l’improvvisazione sia parte centrale del metodo stesso, ispirando numerosi laboratori sperimentali e coreografici che puntano ad arricchire il corpo e l’anima di un danzatore. Infatti, l’improvvisazione viene concepita non solto come il modo di creare dal nulla un movimento nuovo, bensì come una liberazione del proprio corpo dai movimenti abituali. Proprio per questo motivo nella danza classica questo metodo di studio non è utilizzato, poiché la tecnica accademica prevede soltanto l’apprendimento delle posizioni codificate, poi “unite tra loro” per dare vita ad un balletto.

Danza contemporanea (contemporary dance): Cos’è e la Storia

Danza contemporanea (photo credit: pexels-yogendra-singh*)

La danza contemporanea (detta anche “contemporary dance“) è un genere di danza “da concerto” risalente al XX secolo, e rappresenta l’evoluzione della danza moderna (c.d. modern dance).

Considerata sin dalla sua nascita come una nuova arte scenica, la danza contemporanea si pone come obiettivo principale il distanziamento dalla formalità e dalla rigidità, dalla schematicità e dalla canonicità classica e anche moderna. Abbraccia pertanto i concetti di improvvisazione e studio di nuovi passi, destrutturandone i movimenti, ma garantendo al contempo fluidità e concatenazione. I principi fondamentali – che rappresentano anche elementi di differenziazione con la modern dance – riguardano l’utilizzo della gravità del corpo (ed il recupero/abbandono del peso), lo studio del rapporto movimento-suolo (c.d. floorwork) e l’integrazione di altre discipline complementari (es: yoga, pilates, arti marziali, capoeira e la meditazione). È proprio questa “apertura” mentale ed artistica, che rappresenta la vera essenza della danza contemporanea, espressa attraverso la comunicazione dei danzatori.

In conclusione potremmo affermare che un bravo danzatore contemporaneo deve essere sempre in grado di trasmettere le sue emozioni, catturando lo spettatore ed appagando sé stesso, la sua anima e anche gli altri.

Danza classica (classic dance): Cos’è e la Storia

Danza moderna (photo credit: pexels-pixabay*)

La danza classica (appunto classic dance) si impone intorno al 1661 Parigi con la fondazione dell’Académie Royale de Danse di Luigi XIV di Francia, soprannominato “Re Sole”. È qui che ha origine la danza classica accademica, l’intramontabile stile arrivato “integro” fino ai giorni nostri, grazie al contributo dei Grandi maestri, tra cui il noto coreografo dalle doti innaturali: Pierre Beauchamp.

Nella danza classica sono presenti quindi passi e posizioni precise e codificate. Pierre Beauchamp riprese le cinque posizioni classiche fondamentali già stabilite in precedenza dai maestri di ballo del ‘400 e del ‘500, imponendo però la regola di assumerle rigorosamente ad inizio e fine frase di ogni movimento. Beauchamp, così facendo, codificò in maniera dettagliata l’esecuzione dei principali passi della danza classica definendone anche la terminologia che ogni ballerino/ballerina deve conoscere. Ed è proprio per questi motivi storici che ancora oggi, i nomi dei passi della danza classica accademica sono in lingua originale francese.

All’inizio tutti i danzatori alla corte del Re Sole erano uomini, fino a quando nel 1681 salì sul palco la prima donna, ossia M.lle de La Fontaine che si esibì nel balletto Le Triomphe de l’amour, coreografato proprio da Pierre Beauchamp (può essere considerata la prima “ballerina della danza classica”). Durante il periodo dell’ Illuminismo (1715–1789), il famoso movimento politico, sociale, culturale e filosofico che si sviluppò in Europa (soprattutto in Francia), vi fu chi si risentì di un tale decadimento anche nei confronti dell’arte che auspicò ad una riforma restauratrice affinché la danza ritrovasse forme espressive più genuine e consone alla sua nobile origine, quindi “tagliando di scena” il genere femminile.

Tuttavia, nel corso XVIII secolo vennero introdotti notevoli cambiamenti, a partire dai costumi dei danzatori e delle ballerine con maschere e ruoli stravaganti, parrucche colorate e tacchi. Le ballerine indossavano gonne larghe e lunghe, strette nei loro corpetti. L’ 800 segnò poi il cambiamento di un paradigma, poiché la danza femminile prevalse su quella maschile, con le gambe iniziarono a divenire visibili. Poco dopo la metà del secolo (ca. 1860) venne introdotto un gonnellino più corto, il tutù/body e le scarpette da punta. Inoltre i coreografi applicarono più estensivamente un concetto già introdotto a partire dal ca. 1828: quello delle “prese” da parte dei partner, coronando storie romantiche e d’amore nonché l’utilizzo di numerosi salti.

In conclusione, nonostante la danza classica accademica ebbe concreta diffusione dal 1661, con il passare degli anni nacquero diversi metodi, sempre più articolati e volti all’aggiunta/rivisitazione di alcuni passi, ma che facevano sempre riferimento allo stesso codice d’origine, mai snaturato. Tra questi meritano sicuramente di essere citati il metodo russo Vaganova, il metodo inglese RAD, il metodo italiano Cecchetti, il metodo danese Burnonville ed il metodo americano Balanchine. Questi metodi prevalgono tutt’ora nelle scuole/academia in base alla collocazione geografica (ad es: i danzatori russi saranno probabilmente più influenzati dal metodo Vaganova rispetto a quelli americani) e al background artistico del maestro.

En dehors e En dedans: le Posizioni base della Danza Classica e della Danza Contemporanea

Posizione En dehors e En dedans (photo credit: WikiHow*)

L’en dehors e l’en dedans sono, rispettivamente ed in termini anatomici, la rotazione dell’anca verso l’esterno (en dehors) e la rotazione dell’anca verso l’interno (en dedans).

Più precisamente, la tecnica di en dehors riguarda la rotazione verso l’esterno dell’anca di circa 90° rispetto al piano longitudinale del corpo. È pertanto una la rotazione del femore “verso fuori”, con il supporto dei muscoli che formano la cintura addominale ed i glutei, i quali contraendosi riescono a mantenere la colonna vertebrale in posizione eretta. La tecnica di en dedans invece, è esattamente il contrario dell’en dehors, quindi una rotazione verso l’interno ossia una chiusura dell’anca di circa 90° rispetto all’apertura in en dehors e quindi parallelo al piano longitudinale.

Da precisare che entrambe le posizioni sono presenti sia nella danza contemporanea che nella danza classica, in modo esattamente identico, ma come analizzato anche in seguito, quello che cambia è il loro utilizzo nella composizione coreografica (in estrema sintesi: la danza contemporanea utilizza maggiormente l’en dedans).

La posizione corretta di en dehors/en dedans si ottiene nella maggior parte dei casi dopo anni di studio e pratica ed è comunque legata anche alla conformazione fisica di ogni danzatore (per questo motivo, alcuni ballerini hanno una “naturale predisposizione” a questa tecnica). Gli esercizi di supporto (o correttivi) per aiutare e rafforzare l’esecuzione di questo movimenti, variano a seconda della tecnica:

  • Per l’en dehors è essenziale lavorare il gruppo dei rotatori esterni (o laterali) dell’anca che comprendono sei muscoli, quali il piriforme, il gemello superiore, l’otturatore interno, il gemello inferiore, l’otturatore esterno e il quadrato del femore. Ad esempio è possibile allenare l’en dehors eseguendo dei piccoli movimenti di apertura dell’anca verso fuori, e poi dentro (in en dedans) per sollecitare la riuscita dell’esercizio. Inoltre è importante sottolineare come i piedi abbiano un ruolo fondamentale, poiché nonostante la rotazione deve essere generata dall’alto (e non dai basso), questi devono comunque mantenere in equilibrio tutto l’asse del corpo.
  • Per l’en dedans invece il controllo del corpo è “minore” poiché rappresenta la rotazione verso l’interno, e più precisamente il momento di ritorno da fuori a dentro in asse con i piedi che guardano verso avanti (come in foto).

Infine, con il termine en dehors/en dedans vengono definiti anche i movimenti circolari della gamba e del corpo in una direzione interna o esterna, sia per la tecnica contemporanea che classica. Ad esempio nell’esercizio di rond de jambe parterre si parla di rond en dehors (ovvero che la gamba parte da una posizione anteriore per finire in una posizione posteriore) e rond en dedans (la gamba parte da una posizione posteriore per poi finire in una posizione anteriore). Un altro esempio è quello delle piroette, dove il giro può essere en dehors (ossia verso fuori dalla parte della gamba sollevata in un passè) oppure en dedans (verso dentro dalla parte della gamba portante).

Approfondimenti sull’En dehors e En dedans: applicazioni nella Danza contemporanea e Danza Classica

Sebbene en dehors ed en dedans siano eseguiti allo stesso modo sia nella danza contemporanea che in quella classica, è importante ricordare che nella danza contemporanea è maggiormente usata la posizione en dedans, mentre nella danza classica la posizione en dehors.

Questo avviene perché la tecnica contemporanea si basa su movimenti più fluidi e “comodi” (es: durante un passo di floorwork al pavimento non si pensa all’en dehors della gamba) nonostante durante le lezioni si studino entrambe le posizioni. Invece nella tecnica classica viene preferito l’en dehors poiché numerosi passi sono stati codificati a partire da questo particolare concetto, e la maggior parte del tempo viene studiato durante gli esercizi alla sbarra.

Elenco delle posizioni base dei piedi e delle braccia: Danza Contemporanea e Danza Classica

Posizioni delle braccia e dei piedi (photo credit: Pinterest e it.nextews.com*)

Ecco l’elenco delle posizioni base dei piedi della danza contemporanea e classica (sono utilizzate in entrambi i casi):

  1. Posizione parallela per la danza contemporanea, o sesta posizione per la danza classica. Per approfondire clicca qui;
  2. Prima posizione, i piedi sono ruotati in en dehors allineati fra loro con le punte rivolte verso l’esterno, con le gambe tese e i talloni uniti;
  3. Seconda posizione, come nella prima posizione le punta dei piedi sono ruotate lateralmente in en dehors, ma in questa posizione sono distanziati fra loro da uno spazio equivalente alla lunghezza di un piede. Nella danza contemporanea esiste la seconda posizione parallela che equivale alla prima ma distanziando i piedi in en dedans;
  4. Terza posizione, i piedi mantengono la rotazione delle posizioni precedenti, e si posizionano in modo da far toccare i talloni fra di loro, uno di fronte all’altro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede che sta davanti;
  5. Quarta posizione, è un approfondimento dell’incrocio fra le gambe della terza posizione, infatti i piedi si posizionano uno di fronte all’altro, con il tallone del piede avanti in linea con la punta di quello dietro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede avanti. Questa posizione è utilizzata molto spesso sia nella danza classica che contemporanea, e ancor di più anche in en dedans;
  6. Quinta posizione, come la quarta posizione, ma tenendo i piedi uniti cioè senza distanza tra loro. In questa posizione serve molto controllo sia dell’en dehors che dell’appoggio dei piedi.

Elenco delle posizioni della braccia comuni della danza contemporanea e classica:

  1. Prima posizione, le braccia assumono una forma circolare e vengono tenute davanti al corpo, con le mani a poca distanza una dall’altra, all’altezza delle ultime costole;
  2. Seconda posizione, le braccia sono allungate verso l’esterno mantenendo l’altezza della prima posizione. A differenza di quanto si crede, le braccia non vanno né alzate né aperte eccessivamente. Infatti il gomito va leggermente “arrotondato” e tenuto più basso delle spalle, come a creare una linea discendente spalla-gomito-polso. Inoltre le braccia non devono essere allineate lateralmente al corpo, ma tenute leggermente più avanti per mantenere un maggiore controllo dell’assetto del busto e delle braccia stesse (NOTA: la posizione più complicata da mantenere);
  3. Terza posizione, un braccio è in prima posizione, l’altro invece è in seconda posizione;
  4. Quarta posizione, un braccio è “arrotondato” sopra la testa in quinta posizione, mentre l’altro braccio è allungato verso uno dei due lati del corpo in seconda posizione oppure in alcuni casi avanti in prima posizione;
  5. Quinta posizione, entrambe le braccia sono arrotondate ma allungate verso l’alto.

Dove studiare Danza Contemporanea? Lo stile contemporaneo

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Quale scegliere: danza contemporanea o classica?

E ora arriviamo alla domanda più cruciale di tutte: quale scegliere? Qual é meglio?

Scegliere tra danza classica e contemporanea è molto complicato, perché in questo caso parliamo di due tecniche molto differenti tra loro.

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La scelta da fare, tra la danza contemporanea e la danza classica dipende soprattutto dagli obiettivi artistici ed singolari che si vogliono raggiungere, dal grado di partenza e dalla voglia di mettersi in gioco. Potremmo affermare infatti che, la danza in generale comporta dei vantaggi e benefici in grado di soddisfare chiunque si affacci a questa disciplina:

  • Benefici a livello atletico, come ad esempio il miglioramento del tono muscolare, della mobilità articolare, della coordinazione e della postura;
  • Benefici a livello cognitivo, incrementando la concentrazione e sviluppando la memoria;
  • Benefici a livello psicologico, soprattutto grazie agli esercizi che stimolano l’emotività e puntano a far emergere le emozioni del ballerino in modo naturale e liberatorio;
  • Benefici a livello relazionale, potenzia l’autostima, calma da ansia e depressione e fortifica il rapporto con gli altri.

Soffermandoci sulla danza contemporanea però, la componente che prevale maggiormente sia a lezione che durante le performance, è la ricerca introspettiva che prevale sulla ricerca del movimento canonico e perfetto (favorita invece nella danza classica). Infatti, sia attraverso le normali lezioni programmate durante l’anno, che con workshop specifici, i ballerini (di tutte le età e livelli) vengono educati alla sensibilità nonché alla capacità di riconoscere i propri sentimenti, desideri e pulsioni.

Un danzatore contemporaneo, è allenato ogni giorno ad intraprendere un viaggio interiore che lo porterà a saper distinguere cosa “è costruito” e cosa “non”, capire in quale misura far trasparire la propria interiorità, cosa omettere e cosa invece amplificare. Durante le lezioni/workshop infatti, il ballerino è chiamato ad interpretare tematiche specifiche indicate e mostrate dall’insegnante, per poi renderle proprie. Solo così sarà pronto di salire sul palco per impressionare il pubblico, e potrà ritenersi soddisfatto quando riuscirà a trasmettere le proprie emozioni allo spettatore.

Quindi possiamo aggiungere che sì, la danza classica aiuta a formare il corpo del danzatore, però in maniera rigida e lineare, mentre la danza contemporanea aiuta a destrutturare queste linee dando vita ad un corpo energico, morbido e consapevole.

Infine, possiamo affermare che la danza contemporanea sia fra tutti lo stile che più aiuti a svincolarsi dalle proprie catene interiori, facendo maturare un’importante consapevolezza del proprio “io” che si trasforma in emozione vibrante che arriva agli occhi del pubblico.

(photo credit: Pexels*)

Elenco di vantaggi e svantaggi

Danza contemporanea:

  1. Favorisce la creatività e le capacità espressive
  2. Danza di qualità introspettiva e di movimento;
  3. Lavoro tecnico, ma con nuove forme di espressione corporea;
  4. Il gesto quotidiano diventa “nuovo” movimento;
  5. Il coreografo effettua una ricerca interiore e la condivide con i propri allievi, con lo corpo di comunicare un determinato messaggio espressivo al pubblico;
  6. Consapevolezza del proprio corpo, degli altri e dello spazio;
  7. I ballerini sono i protagonisti della loro danza, soprattutto nelle fasi di improvvisazione e ricerca personale;
  8. Movimenti ampi e fluidi;
  9. Acrobazie presenti nella tecnica floorwork;
  10. Canoni fisici classici abbattuti;
  11. Si danza con il corpo e con la mente.

Danza classica:

  1. Movimenti legati ai vari metodi classici e a tecniche predefinite (come nelle impostazioni di braccia/gambe ecc);
  2. Danza di quantità e forme “statiche”;
  3. Lavoro più tecnico e impostato, poco spazio all’espressione interiore e alla creatività;
  4. Non traspare l’unicità del danzatore;
  5. Mentalità del fisico accademica; 
  6. Si danza maggiormente con il corpo, per raggiungere la perfezione e non l’autenticità

Danza Contemporanea e Classica: i Video

Ecco una lista di video di coreografie ed esibizioni della danza contemporanea e danza classica. In questo modo puoi capire ancora meglio tutte le differenze fra i due tipi di generi artistici:

Hofesh Shechter Company – Compagnia di danza contemporanea (Londra)
Akram Khan Company – Compagnia di danza contemporanea (Londra)
Batsheva Dance Company – Compagnia di danza contemporanea (Tel Aviv)
La scala di Milano – Compagnia di danza classica

Quali tipi di danza ci sono?

Ecco tutte le guide dedicate ai principali tipi di danza:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

 

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